Misano, il manager Valerio Bertuccioli porta un po’ di Romagna ai Giochi di Milano-Cortina 2026

In attesa degli atleti, c’è un po’ di Romagna anche nella fase di preparazione delle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026. Il merito è di un manager che si è formato negli anni, sulla scorta di ruoli operativi in grandi competizioni internazionali, Wimbledon, l’America’s Cup di vela, i Mondiali di calcio del Qatar, tanto per citare i principali.

Stiamo parlando di Valerio Bertuccioli, misanese che ricopre il ruolo di Sport Services Manager presso Fondazione Milano-Cortina 2026, dove è responsabile della realizzazione degli eventi sportivi.

È il primo punto di contatto con le nove federazioni sportive internazionali e si occupa di aspetti cruciali come la pianificazione delle competizioni, la programmazione degli eventi, la pianificazione di contingenza e lo sport delivery plan.

Deve gestire un totale di 22 discipline (sedici Olimpiche e sei Paralimpiche), più di 3500 atleti (2900 Olimpici e oltre 600 Paralimpici) e oltre 90 national olympic committees.

Valerio Bertuccioli possiede un background sportivo molto ricco, avendo praticato numerosi sport e avendo ricoperto il ruolo di arbitro di calcio a livello nazionale. Ha anche ricoperto il ruolo di consigliere comunale e assessore allo sport per il comune della sua città, Misano Adriatico, dal 2009 al 2012. Tra il 2012 e il 2017, Bertuccioli ha vissuto in Australia, dove ha gestito eventi sportivi per un’azienda corporate, consolidando la sua passione e competenza nell’ambito dell’organizzazione eventi. Dopo il ritorno in Europa, ha lavorato in eventi di calibro internazionale come Wimbledon, l’America’s Cup e la Formula E a partire dal 2021.

Sul territorio Bertuccioli è conosciuto per aver ricoperto anche il ruolo di direttore dei campionati italiani di padel andati in scena tre anni fa a Riccione. Ma ormai le Olimpiadi sono dietro l’angolo ed è giusto capire come il manager romagnolo stia contribuendo alla riuscita delle competizione a Cinque Cerchi.

«Il mio ruolo è esattamente quello di Sport Services e Planning Manager, in pratica sono nell’ufficio che si occupa delle competizioni. Le mie responsabilità principali sono legate alla gestione dei calendari di tutte le gare e degli allenamenti all’interno delle competizioni, a partire dai test event. Le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 prenderanno ufficialmente il via il 6 febbraio, ma per arrivare a quel momento c’è un lavoro di calendarizzazione degli eventi complesso. E non parlo naturalmente solo di Olimpiadi, ma anche di Paralimpiadi, si tratta di un’organizzazione unica. E’ una calendarizzazione davvero molto grande e soprattutto impegnativa, che riguarda in primis gestire tutti i servizi e le necessità delle Federazioni internazionali per garantire la regolarità delle gare».

Un ruolo importante

Con tante responsabilità, un lavoro dal quale dipende il felice andamento delle competizioni. «Sto lavorando da sedici mesi a queste Olimpiadi e Paralimpiadi - dice Bertuccioli - e credo di non aver mai fatto la stessa cosa. Innanzitutto stiamo visitando e seguendo la predisposizione dei siti delle gare, così come gli uffici da mettere a disposizione delle Federazioni Internazionali e anche alcuni aspetti legati alla produzione televisiva dei Giochi di cui però si occupano più nel dettaglio i colleghi di media operations. Ogni giorno è diverso, ci sono tante cose da programmare. Si parte dal generale, poi si va nel dettaglio, all’interno di ciascuna sessione di gare la programmazione va fatta al minuto, un lavoro da confrontare con le Federazioni sportive e l’Olympic Broadcasting Services, un approccio piuttosto complesso».

Ma come ci arriva il misanese alle Olimpiadi, qual’è stata la sequenza di eventi ed esperienze precedenti che hanno portato Valerio ai Giochi?

«In realtà è stato un percorso abbastanza semplice, ho avuto la fortuna di trasformare la passione in lavoro, ho sempre amato il mondo dello sport, facevo atletica leggera ma essendo un atleta piuttosto scarso, ho avuto un po’ di capacità e anche un po’ di fortuna per fare una carriera comunque in ascesa nello sport, così ho avuto la possibilità di lavorare a grandi eventi a livello internazionale, come l’America’s Cup in Nuova Zelanda, i Mondiali di calcio in Qatar e iltorneo di Wimbledon».

Ai Championships Bertuccioli aveva un compito delicato, distribuire gli accrediti ai giocatori. «Facevo parte del team di accreditation per i giocatori e i loro ospiti, questo ed altre manifestazioni internazionali come i Mondiali di calcio mi hanno preparato al meglio per mega eventi come le Olimpiadi e le Paralimpiadi che come importanza e percezione non hanno eguali».

Non solo sport

Nella visione di Bertuccioli un posto speciale l’ha anche la politica, intesa come servizio. «La politica per me è un’altra grande passione, che ti aiuta a renderti conto delle necessità degli altri e del mondo che ti circonda, è un’esperienza che ho fatto con piacere e mi ha aiutato sia quando l’ho fatta che nel resto della mia carriera».

Così il legame con la propria terra non si disperde. «Ci portiamo dietro il rapporto con le persone, il sapersi rapportare con realtà diverse e ora anche in questa nuova realtà si può mettere a frutto la capacità di parlare con le persone per costruire una squadra affiatata».

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