Sagra del Tortellone Sanpatriziese da record: dal 1985 ad oggi ha donato 500mila euro alla lotta contro il cancro
Quarant’anni di attività e solidarietà riassunti e celebrati in quattro giorni d’evento che hanno fatto il tutto esaurito: la “Sagra del Tortellone Sanpatriziese” si è confermato un appuntamento imperdibile per tutta la Bassa Romagna, sia per la bontà dei piatti preparati, sia per lo scopo con cui questa festa viene riproposta dal 1985 ad oggi, senza sosta, nemmeno per l’emergenza Covid-19. Una partecipazione che ha portato a una donazione, a favore della ricerca scientifica che porta il più velocemente possibile al letto dei pazienti nuove opportunità di cura e dei servizi d’assistenza gratuita alle famiglie di Lugo colpite dal cancro, di 26.000 euro. Si tratta della cifra più alta mai elargita dall’Associazione che porta avanti la Sagra, resa possibile proprio dal fatto che quest’anno i battenti di Piazza Mameli sono rimasti aperti per 24 ore in più, spalmando l’evento su quattro giorni anziché i canonici tre. Grazie a questa ennesima dimostrazione di vicinanza e sensibilità alla causa dell’Istituto Oncologico Romagnolo, i contributi portati alla mission della lotta contro il cancro dal 1985 a oggi salgono a circa 500.000 euro: una cifra che non ha eguali in Italia e nel mondo se consideriamo che giunge dalla fedeltà di un piccolo paesino che conta meno di 2000 abitanti.
Ultimo assegno da record
Proprio per celebrare questo ennesimo traguardo, il quarantesimo compleanno e consegnare l’assegno-record nelle mani del Direttore Generale IOR, Fabrizio Miserocchi, i volontari della “Sagra del Tortellone” si sono ritrovati a cena nei giorni scorsi. Presenti all’evento anche il Responsabile dell’Oncologia dell’”Umberto I” di Lugo, dott. Claudio Dazzi, e il dott. Alessandro Gamboni, della medesima equipe, per portare la propria gratitudine a una comunità che si è sempre spesa a favore dei pazienti che afferiscono all’Unità Operativa. L’occasione è stata propizia anche per la consegna di altri due assegni: il primo per mano dei rappresentanti dell’UISP Imola-Faenza e Ravenna-Lugo, che grazie al consueto raduno cicloturistico autogestito avvenuto nel corso della quattro giorni hanno potuto contribuire alla causa con una donazione di 520 euro. Bellissima anche la storia di Rachele e Maria Adele, due ragazze che nel corso della Sagra hanno distribuito i loro braccialetti realizzati a mano alle persone presenti: 205 gli euro che sono riuscite a ricavare in quattro giorni, che lo IOR utilizzerà per stessa richiesta delle bimbe a favore dei progetti dedicati ai coetanei col cancro ricoverati presso l’Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale “Infermi” di Rimini, centro di riferimento per i tumori che colpiscono in giovane età di tutta la Romagna.