Massa Lombarda ricorda Aresu: «Inventò i Fagolosi per errore, oggi sono sulla tavola di tutti gli italiani»

«I Fagolosi li ha inventati lui, da un errore. Un giorno dagli impianti della sua azienda ne erano usciti alcuni difettosi, con molte imperfezioni, non lineari. Beh, insomma, lui capì che ne poteva scaturire una nuova, originale proposta. Li mise in commercio, e ne nacque un prodotto di qualità e di livello eccelso, che ancora oggi si trova nelle tavole di tutti, nelle case e nei ristoranti».
E che fece di Elio Aresu un grande imprenditore, innovativo e con una visione di prospettiva. L’aneddotto è raccontato da Daniele Bassi, sindaco di Massa Lombarda dal 1995 al 2004 e ancora dal 2014 al 2024, che ha assistito da vicino ai successi del concittadino in campo aziendale e sportivo, accompagnandolo nella sua lunga avventura umana e imprenditoriale.
Fondatore della Linea Alimentare Aresu srl, azienda specializzata in particolare nella produzione di grissini con 29 dipendenti, Elio Aresu dal 1992 al 2005 è stato anche presidente della locale società di calcio, partecipante al campionato di Eccellenza: sotto la sua gestione toccò il suo punto più alto della sua storia, nella stagione 2002-03, disputando per la prima volta il torneo di Serie D. Ne era tuttora il presidente onorario mentre il presidente attuale è il figlio Giampiero.
L’imprenditore è venuto a mancare lunedì, all’età di 93 anni. Era arrivato dalla Sardegna a Lugo per cercare lavoro tanti anni fa, raggiungendo una sorella che si era stabilita da queste parti dopo il matrimonio con un lughese. Aveva poi aperto un piccolo forno nella vicina Massa Lombarda, la prima mattonella di una carriera luminosa. Negli anni Sessanta si specializzò nella realizzazione dei grissini. Il marchio in seguito è stato ceduto alla GrissinBon ma la linea di produzione è ancora a Massa Lombarda: l’azienda massese è gestita dal figlio Giampiero.
«L’ho conosciuto tra gli anni Ottanta e Novanta. Io facevo il sindacalista, lui aveva aperto da poco una piccola azienda che allora contava soltanto una dozzina di dipendenti – racconta Bassi -. Il mio rapporto con lui è sempre stato improntato alla massima franchezza e trasparenza. Lui aveva un’enorme umanità, aperto, sempre disponibile, non si trincerava mai dietro a dinieghi o sotterfugi: quello che diceva faceva, quello che prometteva lo realizzava, senza mai inventarsi alibi di sorta».
Ma anche a livello sportivo era un personaggio «da ammirare e prendere come esempio- sottolinea Bassi -. Sempre pacato, sereno, non l’ho mai visto imprecare o prendersela con un arbitro, per un fallo non fischiato o per una condotta di gara magari non favorevole al Massa. Alla squadra di calcio cittadina era molto legato, l’ho visto anche commuoversi nel vedere ad esempio qualcuno dei suo ragazzi che si distingueva particolarmente in una partita: se si rendeva protagonista di una prestazione eccellente in campo, gli venivano addirittura gli occhi lucidi, fiero e orgoglioso dei suoi giocatori».
A Massa Lombarda era considerato un cittadino tra i tanti, uno con cui poter scambiare opinioni e confrontarsi su vari temi. Non era raro vederlo arrivare in qualche bar cittadino per un caffè e scambiare quattro chiacchiere con altri avventori. Sempre con grande disponibilità, era pronto a dare una mano se qualcuno richiedeva un aiuto o anche soltanto un semplice consiglio. Centinaia le manifestazioni di cordoglio espresse in questi giorni dai suoi concittadini.
La società di calcio bianconera così lo ricorda: «Ci stringiamo intorno al nostro presidente e alla sua famiglia. Elio Aresu, presidente onorario della nostra società, è stata una figura storica del calcio massese, presidente dal 1992 al 2005, riuscendo a disputare per la prima volta nella nostra storia la serie D nell’annata sportiva 2002/2003».
«Con la scomparsa di Elio Aresu, Massa Lombarda perde una figura che per tanti anni è stata un punto di riferimento per la nostra comunità - dice il sindaco Stefano Sangiorgi -. Imprenditore lungimirante e appassionato sostenitore dello sport locale, ha dedicato anni di impegno alla crescita del calcio massese, portando la nostra squadra a traguardi storici. La sua passione, il suo spirito di dedizione e il suo contributo al tessuto sportivo e imprenditoriale della città resteranno un esempio per tutti».
Lascia una moglie, due figlie e un nipote. Il funerale verrà celebrato oggi pomeriggio dalle 14 nella chiesa parrocchiale San Paolo di Massa.