Massa Lombarda, la storia di “Zvan” sopravvissuto ai campi di sterminio diventa un podcast su Rai Play Sound

Giovanni Filiteri, detto Zvan (il suo nome in dialetto romagnolo), nacque nel 1925 a Massa Lombarda, nella campagna ravennate. Dopo l’8 settembre 1943 provò a entrare nella Resistenza e venne poi costretto ad arruolarsi nell’esercito di Salò.
Fece il soldato a Pesaro e venne incarcerato a Forlì per punizione e poi deportato in un lager vicino a Colonia. Per mesi, come gli altri prigionieri, in Germania fu oppresso dalla fatica di lavori massacranti, dal freddo e dalla fame. Rischiò diverse volte di morire, ma riuscì a sopravvivere e a tornare a casa.
Giovanni Filiteri, scomparso nel 2013, era anche il nonno del giornalista della Tgr Emilia-Romagna Mattia Martini, che una ventina di anni fa gli fece raccontare questa storia in casa, davanti alla telecamerina che di solito veniva impiegata per filmare le vacanze. La cassetta è stata dimenticata per molto tempo e quasi casualmente ritrovata alcuni mesi fa. La testimonianza registrata su quel nastro è diventata la base del podcast di Mattia Martini “Zvan dei Filiteri - La voce di un sopravvissuto”, che sarà pubblicato su Rai Play Sound giovedì 24 aprile, nell’ottantesimo anniversario della Liberazione e nel centenario della nascita di Giovanni. Il podcast è stato realizzato nella sede Rai di Bologna e montato da Luca Fabbri e Diego Gualandi.
Oltre alla storia di Zvan, nel podcast si raccontano anche quelle di altri membri della famiglia antifascista dei Filiteri (come il padre di Zvan, Paris, torturato e mandato al confino, e i suoi cugini partigiani Ilde e “Napoleone”) e del paese di Massa Lombarda, culla della frutticultura, tra i più importanti centri della Resistenza nella pianura della Bassa Romagna e fucina di staffette partigiane.
La grande storia della Seconda guerra mondiale e della Resistenza si incrocia con la piccola storia di un paese, di una famiglia e di un ragazzo che non voleva combattere, uno dei 650mila IMI (internato militare italiano) nei campi del Reich.
Cinque episodi di mezz’ora con racconti commoventi, stragi poco note, momenti di vita quotidiana nel lager; e poi rappresaglie, bombardamenti, aggressioni. Ma anche aneddoti e curiosità, esempi di altruismo e generosità, gesti di compassione e di eroismo. La voce di Zvan è accompagnata da quella della sua unica sorella ancora viva, Milka, e da quelle di alcuni esperti.