Massa Lombarda, ferito da pallonata: “In piazza gioca a calcio gente di tutte le età, un disastro annunciato”
«Le regole ci sono, bisogna solo farle rispettare». È categorico il consigliere comunale di Massa Lombarda Matteo Sangiorgi nel commentare lo spiacevole episodio di domenica scorsa nel quale, nella centralissima piazza Matteotti, un anziano è finito all’ospedale dopo essere caduto a terra per colpa di un pallone arrivato tra i suoi piedi.
Una sorta di “spallonata”, il termine corretto per descrivere la lussazione della spalla in seguito a una pallonata. Tuttavia, saranno i filmati degli impianti di videosorveglianza – che lo stesso ferito ha chiesto di poter visionare dopo che la Polizia locale ha provveduto alla loro acquisizione – a delineare meglio l’esatta dinamica dell’accaduto e le eventuali responsabilità di terzi, nel caso specifico un gruppetto di bambini che stava giocando a calcio in mezzo alla piazza.
Un luogo in cui però forse non si potrebbe, come ha ricordato il consigliere di minoranza nell’interrogazione ad hoc indirizzata al sindaco Stefano Sangiorgi.
«L’articolo 21 del Regolamento di Polizia Locale parla chiaro – premette il consigliere dai banchi dell’opposizione -: “L’Unione promuove e favorisce le attività ludiche su suolo pubblico o nelle aree destinate alla collettività, purché il gioco non arrechi danno o costituisca pericolo a cose e persone. Per tutelare la sicurezza dei partecipanti e di tutte le persone presenti, nonché dei beni pubblici e privati, specifici divieti possono essere introdotti con apposito provvedimento”».
Eppure sembra che in quella piazza, anche in orari notturni, sia concesso improvvisarsi goleador.
«Già da diverso tempo in centro e soprattutto in piazza Matteotti si presenta la problematica di persone che giocano a pallone, di un po’ tutte le età – spiega Sangiorgi -. Purtroppo questa volta un nostro concittadino si è infortunato, ma si tratta di un disastro annunciato. A più riprese è stato segnalato sia il problema che, come chiarisce il regolamento, la possibilità di prendere provvedimenti straordinari all’occorrenza. Quello che accade è sintomo di un disagio caratterizzato dal fatto che i giovani non sanno dove potersi divertire, non hanno parchi adatti a loro».
«È per questo che chiedo di provvedere al più presto – conclude nell’interrogazione - in maniera decisa e possibilmente definitiva, intervenendo con metodi più consoni e adatti alla situazione quali possono essere i cartelli di divieto, un’ordinanza e gli organi di controllo sul posto».
Ma Sangiorgi, facendo sue anche le voci della stessa piazza, chiede anche di verificare una circostanza che, se fondata, sarebbe sicuramente bizzarra: «Pare che a fornire il pallone con cui giocare nella piazza possa essere addirittura qualcuno nei pressi della stessa, magari un esercente che addirittura si raccomanderebbe di non dire nulla. Per dissipare ogni dubbio, visionando le immagini lo si potrebbe sapere con esattezza e se ciò corrispondesse al vero allora la colpa non sarebbe più solo dei ragazzini o dei loro genitori».