Lugo, Unione dei Comuni: la presidente sarà Elena Zannoni

Lugo

L’Unione dei Comuni della Bassa Romagna continuerà ad avere un presidente donna, dunque una presidente.

Facile capire che, essendo l’unica tra i nove primi cittadini in carica, la prescelta è Elena Zannoni. La sindaca di Lugo, città che torna ad essere al comando del raggruppamento da cui passano tutte le decisioni che contano.

Manca solo l’ufficialità, che un po’ tardivamente arriverà in serata durante la prima seduta del Consiglio dell’Unione.

Una scelta scontata direbbe qualcuno, essendo la città di Baracca quella più popolosa. Tuttavia, inizialmente sembrava essere il sindaco di Alfonsine Riccardo Graziani quello più accreditato. E lui lo sperava davvero.

Se non altro perché tra tutti, in termini di anni, è quello con più esperienza amministrativa sul territorio, essendo l’unico al secondo mandato. Una motivazione inizialmente condivisa soprattutto dai sindaci targati Partito Democratico. Almeno così è parso.

E invece, non senza delusione personale come trapela dai più informati, nella migliore delle ipotesi Graziani dovrà accontentarsi del ruolo del vice, sempre che questo non venga dato al major di Bagnacavallo, Matteo Giacomoni. Un quadro, anche se di natura astratta e concettuale allo stesso tempo, che sembra essere quello più realistico.

Sulla spartizione delle deleghe invece di certezze ancora poche, almeno quelle che sono uscite dagli spifferi delle finestre lasciate aperte durante gli afosi incontri tra i nove.

La gerarchia numerica dell’Unione, che di fatto vede i Comuni con più abitanti ai vertici, bissa un po’ le dinamiche del quinquennio scorso. Con una piccola ma importante differenza.

Nell’ultimo mandato, infatti, l’allora sindaco di Lugo Davide Ranalli dopo pochi mesi lasciò il suo incarico di presidente dell’Unione, scegliendo volontariamente e convintamente di non avere nessuna delega all’interno della giunta. Al suo posto la sindaca di Bagnacavallo Eleonora Proni. Furono mesi e anni di forti tensioni – più o meno sbandierate - nei quali peraltro lo stesso ente in teoria era a rischio legittimità, essendo vincolante la rappresentanza di ogni singolo sindaco.

Nei primi mesi del 2022 il passo indietro – un ravvedimento tardivo per molti - e il rientro del primo cittadino nella giunta con deleghe alle Attività economiche e Politiche Agricole.

Stasera invece, salendo in Rocca, scende in campo la nuova squadra.

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