Lugo, prato della Rocca danneggiato, esercenti ne chiedono la gestione

Lugo

«Quando ho fatto vedere le foto di quel matrimonio, in tanti si sono innamorati di questo giardino e vorrebbero avere la possibilità di festeggiare il giorno più bello ai piedi della Rocca». Anche perché, chi a Lugo decide di sposarsi in Comune scende proprio da quella rampa dopo aver pronunciato il fatidico «sì, lo voglio».

A ricordare la bellezza di quel prato verde – perché allora lo era – è il titolare del bar Jolly, Dennis Guerrini, una delle attività dirimpettaie al secchissimo giardino di piazza Martiri della Libertà. Ridotto così dall’inosservanza delle regole di alcuni e dall’eccessiva tolleranza con cui finora l’Amministrazione comunale ha gestito la problematica. Lo sanno bene i fotografi, che per immortalare gli sposi in quel giardino devono cercare disperatamente un angolino ancora verde in mezzo all’arido giallo e allo sterrato.

E allora è proprio lui a lanciare una proposta: «Perché non possiamo provare a utilizzare quell’area per organizzare piccoli eventi o cerimonie? – si domanda il gestore avanzando la sua candidatura -. Sarei felice di provare, e se va tutto bene, come credo, l’anno prossimo il Comune potrebbe fare un bando aperto a chiunque voglia investire risorse e idee sulla piazza. Chi avrà l’onore di utilizzare quel giardino, che ovviamente rimarrebbe pubblico, si assumerà l’onere di salvaguardarlo, provvedendo alla manutenzione del verde e del decoro, e restituendolo nello stesso stato in cui viene concesso. Non si tratta di privatizzarlo, ma di tutelarlo. Altrimenti il risultato è sotto gli occhi di tutti».

Mentre lo ribadisce – in pieno pomeriggio – arrivano i primi ragazzini che iniziano il derby. Il pallone da una parte e le biciclette appoggiate al monumento di Andrea Costa. Meglio quelle – direbbe qualcuno – del bivacco che verso sera ospita quel basamento.

«Allestire quell’area con qualche seduta e dei tavoli adeguati al contesto – spiega il titolare del Jolly – significa poter programmare iniziative culturali, come presentazione di libri e rassegne musicali di nicchia, o dedicate veramente ai bambini, senza che rischino di prendersi una pallonata o di farsi travolgere da una bicicletta. Ma soprattutto significa attirare gente, creare indotto e poter vigilare a costo zero. E dove c’è ordine e pulizia è meno facile deturpare lo spettacolare panorama della piazza».

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