Lugo, le palestre affrontano i rincari energetici
Anche le palestre sono alle prese con i rincari energetici che hanno messo in ginocchio parecchie realtà sportive. Esattamente come già era accaduto sul finire dell’inverno scorso. Mentre per le strutture comunali è stato elargito qualche contributo e si è pensato a chiusure temporali (come è accaduto per la piscina di Lugo), per le private i relativi gestori dovranno continuare ad affidarsi alla loro tenacia e alla fedeltà della clientela.
Proprio quest’ultima infatti pare non aver perso la voglia di tenersi in forma, continuando a frequentare gli impianti e garantire la sussistenza degli stessi.
«Confidiamo di raggiungere i numeri pre Covid proprio in questo primo mese dell’anno - auspica Simone Panzavolta, uno dei soci della palestra Officina 25 Training club di Lugo - e questo è già più che confortante. Per quanto riguarda i costi, i prezzi dell'energia sono aumentati, ma nel nostro caso in maniera sostenibile. Fortunatamente, infatti, abbiamo goduto di un prezzo fisso del gas fino al mese scorso e questo è stato fondamentale. Il periodo per noi più delicato sarà invece questo primo trimestre appena cominciato, nel quale l’incognita della tariffa variabile e il probabile arrivo del freddo potrebbero essere una bella mazzata».
Sarebbe l’ennesima, dopo quella della pandemia e la prima risalita dei prezzi di luce e gas durante l’anno appena terminato. Certo è che le casse delle Amministrazioni comunali, a Lugo così come in qualsiasi altra città, non possono di certo sanare queste difficoltà.
«Un sostegno sarebbe gradito, ma ritengo non sia una via percorribile – prosegue il gestore della palestra –. Il credito d’imposta energia varato dal Governo è stato un piccolo aiuto, ma certamente non sufficiente. Le grandi dimensioni della nostra struttura e la mancanza di pannelli fotovoltaici o quant’altro non hanno certo aiutato, ed è per questo che stiamo progettando con la proprietà alcuni lavori sull’efficientamento energetico. Al di là di qualsiasi costo, noi abbiamo deciso di mantenere i listini dei prezzi per la nostra clientela esattamente uguali alla stagione scorsa».
Quella delle tariffe invariate sembra essere una soluzione adottata da molti, nonostante i rincari energetici pesino sui bilanci come la ghisa nei bilancieri di chi si allena quotidianamente.
«Purtroppo anche i nostri associati, come in tutte le case e le aziende, sono vittime di questi rincari – spiega Simone Dalpozzo, presidente della pesistica Rmg di Cotignola – e quindi non possiamo gravare oltremodo su di loro. L’unica cosa che abbiamo aumentato è l’offerta di servizi, in modo da coinvolgere ancora più persone nelle nostre attività. Ancora non siamo tornati ai numeri di quando nessuno lo immaginava nemmeno il Covid, ma c’è un costante incremento e altrettanta voglia di praticare sport. Questo ci fa credere che la strada che stiamo percorrendo è quella giusta e ci fa ben sperare per il futuro».
È ovvio che l’aumento degli iscritti contribuisca a dare una boccata di ossigeno alle gestioni, ma è altrettanto vero che l’aumento vertiginoso del costo di luce e gas non è sanabile solo con le maggiori entrate.
«Il rincaro si era già sentito l’anno scorso ed è proseguito nei primi mesi estivi – sottolinea in particolare Dalpozzo -. Bollette raddoppiate nonostante i consumi fossero stati dimezzati. Il problema è l’imprevedibilità del costo dell’energia da un mese all’altro che necessita di qualche aiuto, come potrebbe essere adottato allo sforamento di un tetto massimo del costo dell’energia. Anche noi non possiamo contare su energie rinnovabili: quando abbiamo fatto i lavori abbiamo messo solo un impianto per scaldare l’acqua calda col sole. Tuttavia questo ci ha impedito di aderire all’ecobonus in quanto quella miglioria non avrebbe portato al passaggio di classe energetica richiesto. Se ci fossero agevolazioni ci piacerebbe installare un impianto fotovoltaico che garantisca un risparmio energetico».