Lugo. La giovane star di OnlyFans aggredita e picchiata a Milano

Lugo

L’ennesima storia di violenza gratuita ai danni di una donna, in questo caso una giovane celebrità romagnola dei social, rea di aver rifiutato un selfie e aver negato di essere una delle sexy ragazze impegnate nell’attualissima pornoparodia del Calippo tour, quella in cui le giovanissime Ambra e Paolina viaggiano in tutta Italia e a ogni tappa praticano sesso con un partecipante, il tutto ovviamente ripreso dalla telecamera di uno smartphone.

Ed è proprio perché qualcuno ha pensato di avere di fronte una delle protagoniste, che una ragazza è finita in ospedale col volto tumefatto e pieno di sangue.

La vittima in questione è una celebrità di OnlyFans, la piattaforma piccante in cui spogliarsi, mostrarsi e vendere anche del sesso virtuale è lecito e di gran moda.

Lei è la lughese Manuela Bassani, 26enne di origini colombiane, che da circa tre anni è diventata una professionista del web e dei social.

Il nome d’arte che ha scelto è La Cetaceass, neologismo italo-inglese in virtù delle sue forme latine e per sfruttare con autoironia quell’accostamento alla sagoma di una balena che qualcuno le rivolgeva in gioventù, rispecchia il suo animo, frizzante e bizzarro.

Spesso torna in Romagna, a Lugo dove abitano i genitori adottivi, ma da qualche tempo vive e lavora a Milano.

Ed è proprio qui che rincasando domenica sera le è successo qualcosa di veramente inaudito.

«Ho incontrato questi due ragazzi, apparentemente ventenni e con accento italiano, e dopo avermi riconosciuto mi hanno fermato chiedendomi un selfie – racconta ancora dolorante Manuela – ma io ero struccata e spettinata e quindi ho detto di no. Mi sono voltata e ho ripreso a camminare per tornare a casa, però loro non devono averla presa bene. A quel punto infatti, dopo avermi chiesto più volte se ero quella del Calippo tour, si sono alterati e hanno cominciato a riempirmi di insulti, che ovviamente non vi sto nemmeno a elencare perché non sarebbero pubblicabili».

Questo primo sfogo violento era solo il preambolo della loro inspiegabile e folle furia.

«Uno di questi mi ha preso per i capelli e con violenza mi ha sbattuto la faccia contro un palo – prosegue la giovane onlyfanser e content creator – facendomi cadere a terra. Ricordo un dolore allucinante. Io ero terrorizzata e non capivo cosa stesse succedendo: so solo che mentre con le mani e le braccia mi proteggevo la testa, mi è arrivato un altro fortissimo calcio».

Fortunatamente, in quella via c’era un signore che è intervenuto, mettendo in fuga i due aggressori e allertando un’ambulanza, la stessa con la quale la ragazza è arrivata al Pronto soccorso ed è stata medicata dai sanitari.

Le foto, che ha pubblicato nei suoi profili denunciando quanto accaduto, parlano chiaro: la faccia sfigurata dal naso ingessato e il gonfiore provocato dagli ematomi conseguenti ai traumi a occhi e bocca. Per lei una prognosi di oltre due settimane e chissà quanto tempo per poter tornare presentabile in termini di pixel.

«Ho subito sporto denuncia – rivela – e spero vengano identificati. Per me, prima di capire quanto belve fossero, erano solo due normalissimi ragazzi col berrettino. Sono ancora sconcertata per quanto successo, non solo per la violenza ma anche per la motivazione, che non c’è. Questo è puro odio. In realtà io con Paolina, una delle due del tour a luci rosse, ho solo girato un video per una collaborazione, che poi ho caricato proprio la settimana scorsa sulla mia pagina di OnlyFans. Ma io non faccio assolutamente nulla di quella roba lì – sottolinea convintamente Manuela – e nemmeno contenuti porno. Mi fermo al piccante».

Non è mancata, fortunatamente, la solidarietà di amici e colleghe, oltre a quella forse più scontata dei followers e degli abbonati a OnlyFans.

«Stranamente ho ricevuto davvero tantissimi messaggi di conforto e indignazione – conferma – dico così perché col lavoro che faccio non mi aspettavo così tanto affetto. C’è anche chi però ha voluto infierire, i soliti haters che non aspettano altro per aggiungere del dolore: c’è chi ha scritto che me la sono cercata, che era inevitabile e che mi sta bene, oppure che dovrei smetterla di fare la vittima».

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