Lugo, il piromane ripreso dalle telecamere

Lugo

Questa volta il fuoco potrebbe rivoltarsi contro di lui. Nessun ritorno di fiamma bensì la messa a “fuoco” di una telecamera, che avrebbe immortalato il famigerato piromane di Lugo nell’ultimo raid, quello dell’altra notte in via Marescotti e nel quale sono andati inceneriti altri 3 veicoli, portando a 14 il totale nei 5 roghi.

Nel filmato, acquisito dai carabinieri a cui sono affidate le indagini, si vedrebbe la sagoma di una persona dal perpendicolare corso Matteotti correre verso le auto parcheggiate, appiccare il fuoco alla prima, una Fiat 500, per poi darsi alla fuga ripercorrendo in senso opposto lo stesso percorso, probabilmente dirigendosi verso vicolo Rainieri, a una decina di metri dal luogo del secondo rogo, vicolo Giaccari.

E così almeno l’orario e parte conclusiva del tragitto sono cristallizzati. A nulla potrebbe essergli valsa la grazia del primo impianto fuori uso dall’alluvione, quello di una palazzina di fronte alle auto che l’avrebbe ripreso a pochi metri.

Come è altrettanto vero che alle vittime interessano poco le motivazioni e le modalità dei suoi raid. Lo sa bene la proprietaria dell’appartamento la cui porta d’ingresso è andata bruciata e solo per un caso l’incendio non ha devastato l’interno, non lasciando scampo a chi eventualmente si trovasse lì. L’abitazione infatti ha le inferriate alle finestre e quell’ingresso è l’unico accessibile.

Non va certo meglio alle due donne che lunedì arrivate sul posto hanno visto ciò che era rimasto delle loro auto, la Fiat 500 di Cecilia e il Volkswagen T-Cross di Valeria. Poco o niente, con la beffa di doversi pagare anche la rimozione dei mezzi.

Del resto la rabbia tra i residenti del centro è tanta. Se l’anno scorso infatti a svuotare i parcheggi in strada era stata l’acqua, con l’alluvione, oggi è il fuoco a desertificarli. In tanti infatti, non avendo altra soluzione, spostano i veicoli a ridosso di qualsiasi telecamera, pubblica o privata, nella speranza che siano funzionanti e il piromane adotti qualche cautela e stia alla larga.

Sul tema arriva una critica della politica locale. «La situazione venutasi a creare ha messo a nudo la totale inadeguatezza dei sistemi di videosorveglianza e presidio del territorio da noi denunciata in questi mesi – rimarcano da Area Liberale - derubricata da chi ora amministra la città come una visione eccessivamente cupa della realtà. Sarà opportuno aprire una profonda riflessione su questi argomenti, che coinvolga tutti gli attori istituzionali».

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