Lugo, data in sposa all'amico per 4 mila euro. Fidanzato condannato
Un matrimonio da 4mila euro. Non è il costo per sostenere le spese del ricevimento. No. Perché l’unione tra una ragazza all’epoca 32enne e residente nella Bassa Romagna e lo sposo, un tunisino ora 30enne, si tenne in gran segreto, all’insaputa di parenti, amici e genitori. I 4mila euro sono la cifra che l’aspirante marito avrebbe pagato all’allora fidanzato della donna, un marocchino suo coetaneo, per concedergli di sposare la propria compagna e ottenere così il permesso di soggiorno. In altre parole, il fidanzato l’avrebbe venduta. Lei, che pensava di avere una relazione sentimentale sincera alla luce di una relazione di tre mesi, è diventata parte offesa di due processi che hanno visto accusati di circonvenzione d’incapace entrambi gli uomini. Per quell’accordo, siglato nell’agosto del 2016, era già finito a processo lo sposo (assistito dall’avvocato Luca Donelli), poi assolto per insufficienza di prove. Il fidanzato dell’epoca, Bendaoud Samih, inizialmente irreperibile, è stato successivamente rintracciato e per lui (tutelato dall’avvocato Nicola Casadio) il giudice Federica Lipovscek si è pronunciata ieri con una sentenza di condanna a 2 anni e mezzo, oltre a 1.500 euro di multa. Due mesi in meno rispetto alla pena chiesta dalla Procura, alla luce della prove raccolte e delle testimonianze sentite nel corso del processo.