Lugo, celebrazioni per il 106° anniversario della morte di Francesco Baracca

Lugo

Ad omaggiare l’Asso dei cieli, nell’ambito delle celebrazioni del 106° anniversario della sua morte, è arrivato a Lugo anche il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, generale Luca Goretti. Uno di fronte all’altro, per la cerimonia in cui è stata deposta una corona d’alloro ai piedi del monumento a Francesco Baracca, mentre il suono di una tromba impreziosiva il picchetto d’onore.

Per tutta la visita Goretti è stato accompagnato dalla sindaca Elena Zannoni e dal prefetto Castrese De Rosa. Prima un incontro nella sala giunta del Comune a cui hanno partecipato le autorità, poi un breve tour all’omonimo museo, nel quale si è osservato con particolare interesse la stanza di Baracca, facente parte del nuovo allestimento, e quindi tappa finale alla tomba al cimitero.

Quella dell’Aeronautica militare, peraltro, è un’eccellenza che il territorio ha conosciuto e testato anche in situazioni avverse. Proprio com’è successo per l’alluvione nel maggio dell’anno scorso, durante la quale molti salvataggi sono stati eseguiti proprio dal cielo.

«Non potevamo non essere presenti – conferma il generale Luca Goretti, ricordando quelle drammatiche giornate e la missione del corpo militare, che concorre all’assolvimento del soccorso -. In quei primi tre drammatici giorni abbiamo soccorso quasi trecento cittadini che erano appesi a qualsiasi cosa potesse evitare loro di essere travolti dalle acque, recuperati sugli alberi o sulle parti più alte delle case. Fortunatamente abbiamo il Centro elicotteristico alla base di Cervia e quindi siamo stati chiamati dalle prefetture per intervenire. È un servizio che garantiamo da sempre e in tutta Italia».

Quello che molti forse non sanno è che le previsioni meteo vengono principalmente fatte da una catena capillare dell’Aeronautica.

«Stiamo incrementando l’utilizzo delle previsioni meteorologiche, attraverso dei nostri algoritmi e appositi studi – sottolinea Goretti – per poter cercare di anticipare questi fenomeni, che sono forti e aggressivi rispetto al passato. Oggi un temporale si può tranquillamente ingrossare e provocare determinati danni non prevedibili; attraverso lo studio, anche matematico, dei fenomeni temporaleschi riusciamo a percepire, sempre come previsioni, le situazioni di pericolo e dare l’allarme alle persone preposte per poter essere pronte a intervenire».

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