Lugo, arriva Fiorello per il film su Baracca

Lugo

«E’ arrivata una notizia che attendevamo e che ci rende orgogliosi. Sono iniziate in Veneto le riprese di un docu-film dedicato a Francesco Baracca e anche Lugo e il Museo Francesco Baracca faranno parte del set. Inutile nascondervi la nostra soddisfazione perché ci siamo molto impegnati per cogliere questa grande occasione per Lugo e tutto il nostro territorio». Questo l’apprezzamento del sindaco Davide Ranalli dopo aver saputo che le riprese del docu-film “I cacciatori del cielo” che celebra la nascita dell’Aeronautica Militare nell’anno del suo centenario (2023) coinvolgerà il Museo Baracca con Giuseppe Fiorello come interprete (nel cast anche Andrea Bosca, Luciano Scarpa e Claudia Vismara) e la regia di Mario Vitale. A marzo la pellicola sarà in onda sulla Rai. Il progetto, scritto da Pietro Calderoni e Valter Lupo, con la collaborazione di Mario Vitale e la consulenza storica di Paolo Varriale, celebra il Centenario della costituzione dell’Aeronautica Militare attraverso il racconto delle imprese eroiche, della vita e dell’amicizia di quei pionieri del volo che si distinsero per le loro azioni e il loro coraggio durante la Prima Guerra Mondiale e le cui gesta gettarono le basi per la nascita dell’Aeronautica Militare avvenuta il 28 marzo 1923. Un racconto avvincente che intervalla alla fiction vera e propria preziosi materiali di repertorio, sia foto che filmati d’epoca, e animazioni originali e che abbraccia temi universali come amicizia, grandi sogni e amore in cui Fiorello interpreta il ruolo del tenente pilota del Regio Esercito, Francesco Baracca, che per i suoi meriti sarà in breve promosso prima capitano e poi maggiore, assumendo nel frattempo il comando della 91ª Squadriglia. Ricordato come “l’Asso degli assi” per aver conseguito il maggior numero di vittorie aeree tra i piloti italiani della Grande Guerra, riuscendo ad avere la meglio in 34 combattimenti abbattendo altrettanti velivoli nemici, Francesco Baracca si impose rapidamente nell’immaginario collettivo del popolo italiano come un eroe nazionale la cui morte, avvenuta a 30 anni il 19 giugno 1918 nel corso di una missione sul Montello, suscitò grande commozione in tutto il Paese.

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