Cotignola, interventi di ripristino degli argini del Senio danneggiati dall’alluvione

Lugo

A Cotignola proseguono i lavori per “arginare” quelli che potrebbero essere i danni provocati dal passaggio di nuove piene. È infatti il ripristino degli argini del fiume Senio, in primis quelli drammaticamente sgretolati dalla furia dell’acqua lo scorso settembre, l’intervento maggiore messo in atto con i cantieri diretti dall’Agenzia Regionale di Protezione Civile e realizzati con fondi stanziati in somma urgenza.

Oltre alla pulizia dell’alveo, uno dei più impegnativi e costosi è certamente la riparazione della rotta e zona Chiusaccia, per cui sono previsti 3,5 milioni di euro. Qui si sta realizzando un diaframma interno all’argine utilizzando tecnologie come il seppellimento di teli in bentonite per rafforzarne la tenuta.

Rinforzo dell’argine anche a valle del campo di tiro con l’arco, mentre in via Madrane l’intervento riguarda una tana vicino a un tratto già riparato. Altri cantieri invece sono in partenza per ripristinare gli argini danneggiati da tracimazione in via Lungo Senio e via Sabbiona.

«Naturalmente vorrei vedere tutti i cantieri già completati, ma so che non è possibile in tempi così rapidi – risponde il sindaco Federico Settembrini sul livello di soddisfazione -. In quanto non tecnico, mi risulta difficile esprimere un giudizio preciso sulla qualità. Tuttavia, posso dire che alcuni interventi, soprattutto quelli che richiedono condizioni climatiche favorevoli, potranno essere completati solo in primavera. Di conseguenza, al momento, possono apparire incompleti e quindi qualitativamente non troppo soddisfacenti».

Alcuni dei lavori in corso sono finalizzati al miglioramento della condizione preesistente.

«Alcuni interventi sono esclusivamente di ripristino – spiega - mentre altri includono anche un rafforzamento delle strutture, così come può essere l’inserimento di diaframmi interni all’argine, l’allargamento della scarpata e l’aumento dello spessore dell’argine stesso. Queste soluzioni migliorano la stabilità e la capacità di contenimento degli argini, rendendoli più sicuri».

Anche a Cotignola il fiume che l’attraversa è sormontato da un ponte ferroviario. Una situazione che, come si è visto in realtà limitrofe, potrebbe rappresentare una preoccupante criticità per lo scorrimento delle piene.

«Tutti i ponti con piloni in alveo richiedono attenzione – ricorda Settembrini -. Per questo motivo sono già in corso interventi di rafforzamento sugli argini mediante l’inserimento di palancole in acciaio per 30 metri a monte e 20 metri a valle del ponte ferroviario, su entrambe le sponde».

Questa la risposta a ciò che è successo, ma poi rimane l’incognita farcita dalle polemiche su cosa debba essere fatto costantemente per la manutenzione, anche arrivando a “imporre” alla Regione Emilia Romagna di farlo se così non fosse.

«La mia speranza è di non dover imporre nulla a nessuno – sottolinea il primo cittadino - ma che la Regione possa programmare regolarmente gli interventi necessari con maggiore frequenza rispetto al passato così come altri enti preposti facciano la loro parte. Mi auguro inoltre che il Governo finanzi il Piano speciale e accolga la nostra richiesta di sbloccare 887 milioni di euro per interventi urgenti, quali rafforzamento degli argini, pulizia corsi d’acqua e realizzazione di casse di espansione».

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