Cotignola, al Maria Cecilia Hospital inaugurato polo avanzato per la ricerca

Lugo

Un laboratorio per avvicinare la ricerca scientifica in ambito cardiovascolare al paziente, con cure sempre più efficaci e personalizzate per migliorarne così la qualità della vita. È l’anima del Laboratorio di Ricerca Traslazionale inaugurato ieri mattina all’ospedale Maria Cecilia Hospital di Cotignola, che fa parte del gruppo Gvm Care & Research.

«Un progetto ambizioso e un ulteriore importante passo nel cammino intrapreso da Maria Cecilia Hospital 52 anni fa nella cura dei pazienti - spiega Ettore Sansavini, presidente di Gvm Care & Research -. Un impegno per l’innovazione e per il progresso della medicina, la valorizzazione dei talenti e delle professionalità dei giovani ricercatori italiani (con la messa a disposizione di alloggi dedicati). Ora ci proiettiamo verso un nuovo traguardo, il riconoscimento come Irccs».

Al taglio del nastro anche il ministro dell’Università e della Ricerca, l’onorevole Anna Maria Bernini, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, l’onorevole Alberto Barachini, e la presidente facente funzioni della Regione, Irene Priolo, oltre ad amministratori locali e autorità militari e religiose.

«Il Laboratorio evidenzia come l’integrazione tra scienza e impresa, attraverso un approccio innovativo, possa portare a risultati straordinari - dichiara l’onorevole Bernini -. Ricerca e industria devono procedere in sinergia, alimentandosi reciprocamente lungo un percorso virtuoso di crescita condivisa. È quindi essenziale rafforzare il dialogo tra il settore pubblico della conoscenza e quello privato dell’industria, poiché rappresenta il modo migliore per creare nuove opportunità di lavoro e ottimizzare i processi di ricerca. Una collaborazione capace di accelerare e potenziare lo sviluppo del nostro Paese».

Aree e attrezzature

Situato al quarto piano della nuova ala della struttura, il Laboratorio si estende su una superficie di 750 metri quadrati, articolata in sette aree: istologia, biologia molecolare, microscopia ottica e confocale, colture cellulari, biochimica, laboratorio di citofluorimetria e area freezer per la conservazione dei campioni.

Coordinato dalla direttrice, la professoressa Elena Tremoli, il team conta su circa 20 ricercatori, organizzati in tre gruppi attivi nell’ambito della fisiopatologia mitocondriale, della fisiopatologia endoteliale e della rigenerazione e biomateriali. Inoltre, può contare sulla collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma, l’Università degli Studi di Ferrara e l’Istituto di Ricerca Genetica e Biomedica. Il Laboratorio è dotato di attrezzature e tecnologie di ultima generazione per lo studio dei meccanismi molecolari e cellulari alla base delle patologie cardiache e vascolari, nonché per l’identificazione di biomarcatori predittivi innovativi.

La ricerca con Melinda

Frutto dell’attività del laboratorio sono attualmente oltre 40 trial clinico-traslazionali attivi e tre progetti.

Uno, innovativo, in partnership con Melinda che comprende due studi sugli esosomi, piccole vescicole extracellulari derivanti dalle mele, che potrebbero rivoluzionare il trattamento di molte patologie croniche infiammatorie e cardiovascolari. E il progetto Viper che ha l’obiettivo di identificare precocemente l’insorgenza di fenomeni infiammatori e ischemici nei pazienti affetti da piede diabetico.

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