Bassa Romagna, boom di prenotazioni nei ristoranti per le festività

Sembra essere davvero un sold out quello messo a segno da molti ristoratori in Bassa Romagna. Trovare un tavolo libero infatti, sia per Natale che per Capodanno, è sempre più difficile. La voglia di svagarsi e uscire di casa prevale dunque anche sull’eventuale rincaro dei prezzi nella quotidianità.
E c’è addirittura chi, forse perché in passato tergiversando si è fatto soffiare il posto, ha deciso di farsi riservare un tavolo con due mesi d’anticipo.
«Per il 25 e 26 dicembre hanno iniziato a prenotare agli inizi di novembre – conferma Sergio Zagonara dell’Ellepi a Massa Lombarda – e così abbiamo riempito il locale in poco tempo, dovendo purtroppo dire di no anche a clienti storici che speravano bastasse telefonare all’inizio di questo mese. Quest’anno è andata così, ma è un segno positivo per l’intero settore».
Un trend che sembra accomunare un po’ tutti.
«Abbiamo il tutto esaurito sia per il pranzo di Natale che per il cenone di Capodanno – risponde entusiasta Daniele Bavagnoli, uno dei titolari di PiazzaNova a Bagnacavallo – e le prenotazioni superano sotto tutti gli aspetti quelle dell’anno precedente, il primo per il nostro nuovo locale. La clientela, nonostante le mille problematiche del territorio, ha voglia di uscire e ritrovarsi a tavola con amici e parenti, facendo comunque attenzione ai costi ma puntando sempre sulla qualità dei piatti».
E non poteva che essere così anche per molti ristoranti di Lugo.
«Noi non abbiamo più posti liberi per quelle due date – bissa i colleghi Andrea Baldini di Amici Miei, le cui botti d’arredo nel maggio dello scorso anno erano state portate via dall’acqua a centinaia di metri dal loggiato del Pavaglione nel quale si trovavano – e arrivano sempre delle telefonate. Ma anche le cene aziendali sembrano davvero essere aumentate».
Altro trend, quest’ultimo, che confermano praticamente tutti.
Peraltro, come già era successo l’anno scorso per alcune attività invase dall’acqua e dal fango, l’auspicato pienone natalizio servirà anche per attutire gli ingenti danni causati ai ristoratori dall’alluvione.
E infatti più sereno e spensierato sembra esserlo anche Marco Giovannini del ristorante Senza Nome, allagato dal fiume Senio nel settembre scorso, che dalla vicina Cotignola era entrato in città.
«Ci stiamo avvicinando al tutto esaurito – conferma il titolare – e per il 31 dicembre facciamo addirittura due turni: fino alle 21.30 il menù alla carta mentre dopo il classico cenone. E poi c’è tutta la parte dell’asporto, una modalità molto richiesta e che noi abbiamo deciso di offrire anche in quelle date particolari». A.C.