Bagnacavallo, cittadini protestano: “Invasi dai rifiuti, circondati dai topi”

Lugo

Quello dei topi d’appartamento è un dramma che sta colpendo una palazzina a Glorie di Bagnacavallo. Ma non si tratta di incursioni di ladri, paradossalmente in questo caso forse meno pericolosa, bensì della proliferazione vera e propria dei ratti, attirati dall’indecoroso cumulo di rifiuti che periodicamente si forma nell’area cortilizia del condominio Borgo Allegri in via Reale 101.

Una convivenza difficile tra i residenti delle 45 unità abitative. Una decina di case, tra l’altro, pare che sia prossima all’asta e chi vi è dentro dovrà presto sloggiare. Secondo alcuni residenti esasperati e indignati, sarebbe proprio colpa di questi se ogni giorno i rifiuti aumentano sempre di più, perché lasciati in modo scellerato fuori dai contenitori condominiali e senza nessuna minima differenziazione. Una condizione che dunque non permette agli operatori di Hera la rimozione, se non con procedure più onerose.

Finora, peraltro, le ripetute segnalazioni e gli altrettanti sopralluoghi della Polizia locale non hanno sortito alcun effetto, proprio come lo spettro delle sanzioni, visto che i presunti responsabili non risulterebbero essere degli ottimi pagatori. E così oltre al danno la beffa.

Già, perché i costi per la rimozione dei rifiuti in eccedenza e non correttamente differenziati vengono addebitati dalla multiutility all’intero condominio.

L’amministratrice – dice – vorrebbe poi riscuoterli solo da chi ancora oggi è sprovvisto di registrazione Tari e quindi sprovvisto di codici e chiavi per i contenitori comuni, ma la procedura risulterebbe comunque assai difficoltosa e in ogni caso le morosità pregresse fanno presagire all’ennesimo insoluto. Tradotto, a pagare per l’anarchia di pochi sono ancora gli altri condomini rispettosi. Così come saranno loro a dover pagare le spese di derattizzazione e disinfestazione per debellare le precarie condizioni igienico-sanitarie. Un paradosso che rischia ben presto di sfociare in qualcosa di meno gestibile.

Un’indecenza che persiste da oltre un anno e che proprio oggi pomeriggio verrà affrontata in un incontro con l’assessore Fabio Rossi e gli attori coinvolti, tra cui appunto l’amministratrice del condominio.

«Non è più possibile vivere così – ribadiscono alcuni residenti dopo aver rimosso l’ennesimo spargimento indiscriminato di rifiuti – e col sole delle ultime settimane i sacchi sembrano quasi cuocersi. L’odore è insopportabile e quello che c’è dentro è talmente marcio che anche molti dei topi li troviamo morti. Qui vivono tante famiglie per bene con dei bambini piccoli e questo schifo non è più tollerabile. A quelli che se ne fregano di rispettare le regole è stato spiegato tante volte ma non è servito a nulla. Serve un’azione diversa e più incisiva. Il Comune e le forze dell’ordine devono porre fine a queste condotte».

La tensione sembra essere davvero alta, come è ben comprensibile dopo più di un anno.

Non sarebbero invece responsabili di quello scempio i rifugiati collocati in 9 di quegli appartamenti di cui si occupa una cooperativa, che proprio per evitare qualsiasi problema ha adottato una modalità di conferimento ad hoc che sembra funzionare.

Certo è, va ricordato, che questa situazione non è la conseguenza di un disservizio di Hera, che invece fa sapere di «essere pronta a confrontarsi con il Comune per valutare la soluzione più idonea fra quelle che scaturiranno nell’ambito del summit di oggi».

Tuttavia, quella della rimozione dei grandi contenitori condominiali con chiave o tessera e l’utilizzo dei più piccoli contenitori privati pare non essere una soluzione gestibile: significherebbe avere in strada oltre quaranta contenitori, che raddoppierebbero nelle giornate con duplice raccolta. Rimane il fatto che quello del rifiuto indiscriminato è ancora un problema dell’altrettanto rifiuto di rispettare le normale e civili regole di convivenza, consci del fatto che, finora, nessuno ha preso provvedimenti.

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