Bagnacavallo, cagnolina uccisa da pitbull, la disperazione della proprietaria

Lugo

Nonostante le urla strazianti della sua anziana padrona, nulla ha potuto la giovane Betty per scampare al brutale attacco di un pitbull che, dopo averle affondato le fauci nell’anca, ha stretto la morsa fino a ucciderla.

È così che lunedì verso le 19 è stata sbranata la cagnolina di razza Breton della signora Gina Zanelli, da tutti conosciuta come Titti. Era lei a tenerle compagnia da sette anni nell’abitazione in via Chiusa a Bagnacavallo. Ed è proprio a pochi metri dall’ingresso di casa che è andata in scena la macabra vicenda. Peraltro, il cane che ha assalito e sbranato sembra non essere nuovo a questi attacchi.

«Sono ancora sconvolta – racconta la proprietaria 84enne cercando di ricordare quegli attimi – perché non mi sembra possibile che sia accaduto veramente. Io ho solo sentito il padrone di quel cane violento rivolgermi un’offesa e quando mi sono voltata il suo ha azzannato la mia all’anca senza più mollarla. Ho cercato di tirarla via con tutte le forze, ma è stato impossibile. Anche l’uomo ha tentato di far desistere il suo, ma sembrava come indemoniato. Quando ha mollato la presa, la mia Betty è rimasta lì, stesa a terra con gli occhi aperti. Io ho sperato che fosse ancora viva – conclude con la voce strozzata - ma non mi ha più risposto. Me l’ha sbranata quel maledetto».

Le urla hanno radunato sul posto alcuni vicini della signora ai quali si sono aggiunti dei passanti, inorriditi da quanto stava succedendo. In una manciata di minuti sono arrivati sul posto i carabinieri, che ora dovranno appurare l’esatta dinamica dell’accaduto, e il personale veterinario, a cui è toccato confermare l’ormai scontato decesso dell’animale e la rimozione della salma.

Il padrone dell’assalitore, invece, sembra che non sia nemmeno rimasto lì ad attendere i soccorsi.

Certo è che nell’immediato, così come per tutta la giornata di ieri, in molti si chiedevano come potesse essere ancora libero di circolare senza museruola quel cane così violento.

Già, perché non sarebbe la prima volta a essersi avventato su un suo simile, avendo ovviamente la meglio. Sempre che il molossoide sia sempre lo stesso, ma su questo chi era lì sembra non avere alcun dubbio,

Nell’aprile di due anni fa a finire sbranato era stato Martin, un barboncino di nove anni.

In quell’occasione la proprietaria, un’anziana amica della signora Gina che abita nei paraggi, era scesa dalla sua auto con in braccio il cagnolino, intenta ad attraversare una sorta di parchetto privato nelle adiacenze di via Pascoli, sempre a Bagnacavallo. Appena entrata nell’area verde lo stesso pitbull dell’altra sera, di proprietà del dirimpettaio dell’anziana, in meno di un secondo aveva percorso quella decina di metri che li separava saltandole addosso e azzannando il barboncino al collo.

Inutile qualsiasi tentativo di fargli mollare la presa: le grida e il dimenarsi della sua padrona non erano servite a nulla, se non a farsi mordere al polpaccio e alla mano. Anche allora – e questo oggi dovrebbe far riflettere - nemmeno il padrone del pitbull era riuscito a far desistere l’animale. Una scena terrificante durata almeno un paio di minuti e terminata col mastino che, brandendo la sua preda tra le fauci, se l’era portata a spasso come fosse un pupazzetto.

Due giorni fa la replica di quella violenza che ha lasciato sul campo un’altra vittima e una signora distrutta dal dolore. Ma anche molti interrogativi. La signora ha già deciso di sporgere denuncia.

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