Longiano, oltre 250 firme contro l’antenna: «Sospendete subito i lavori»

Protesta per l’antenna 5G. Depositata in queste ore una petizione con oltre duecentocinquanta firme. Residenti e lavoratori nella zona di Ponte Ospedaletto di Longiano sono firmatari del testo messo assieme in pochi giorni, dopo che la notizia è diventata di pubblico dominio senza nessun preavviso alla frazione. A farsi portavoce della protesta è il residente Matteo Muratori.

Petizione popolare

Nei giorni scorsi si sono notati i lavori di costruzione di una maxi antenna e subito è montata una protesta spontanea, con ora denuncia collettiva indirizzata in municipio, per l’installazione di un’antenna 5G nella frazione di Ponte Ospedaletto di Longiano. «Egregio Sig. Sindaco - è il testo - noi sottoscritti cittadini e lavoratori della frazione di Ponte Ospedaletto di Longiano, vogliamo esprimere la nostra profonda preoccupazione e indignazione riguardo alla decisione di concedere i permessi per l’installazione di un’antenna 5G da parte dell’azienda privata Iliad su un terreno privato sito nel centro abitato del nostro quartiere. Siamo venuti a conoscenza di questa decisione solo recentemente e senza alcuna comunicazione preventiva da parte dell’Amministrazione comunale. Non è stata indetta alcuna assemblea di quartiere per discutere le implicazioni di tale installazione né per esplorare soluzioni alternative che potessero soddisfare sia le esigenze dell’azienda sia il benessere dei cittadini. Questa mancanza di trasparenza e partecipazione ci ha lasciati sconcertati e delusi. La presenza di un’antenna 5G nelle immediate vicinanze delle nostre abitazioni e luoghi di lavoro solleva serie preoccupazioni riguardo ai potenziali effetti sulla salute pubblica non solo degli adulti ma anche e soprattutto di anziani, bambini e persone elettrosensibili in generale, ai disagi psicologici che ne stanno già derivando e alla significativa svalutazione delle nostre proprietà immobiliari».

Le domande

«Con urgenza chiediamo risposte alle seguenti domande: “Perché non è stata organizzata una consultazione pubblica per informare e coinvolgere i cittadini nelle decisioni che riguardano la nostra salute e il nostro benessere?”. “Perché non sono state esplorate e considerate alternative meno impattanti, come l’installazione dell’antenna in una zona meno densamente abitata?”. Sottolineiamo che tali zone esistono nelle vicinanze del nostro quartiere. “In che modo sono stati valutati e considerati gli interessi economici di un privato rispetto ai disagi e ai possibili danni subiti dalla collettività?”. È stato autorizzato il proprietario del terreno a costruire un terzo passo carraio, evento in genere raro, visto che il proprietario già dispone di due passi carrai: qual è il motivo di questa autorizzazione?». «Sottolineiamo che l’intera Amministrazione comunale sapeva della costruzione dell’antenna 5G già da molto tempo. Sottolineiamo altresì che in futuro, una volta smantellata l’antenna, il terreno in oggetto potrebbe essere convertito in edificabile, con potenziale beneficio economico per il proprietario». Poi critiche al sindaco per non aver «tutelato e rappresentato gli interessi dei cittadini, garantendo trasparenza e dialogo nelle decisioni che incidono sulla comunità. La nostra fiducia nell’Amministrazione comunale viene gravemente compromessa.

Chiesto lo stop alla costruzione

«Si richiede che vengano immediatamente sospesi i lavori di installazione dell’antenna e revocati i relativi permessi e concessioni, e di indire un’assemblea pubblica per discutere la questione e trovare una soluzione condivisa, presentando e analizzando tutte le alternative possibili. Ricordiamo che si possono mantenere i precedenti limiti massimi di esposizione alle emissioni elettromagnetiche di 6 volt per metro (come hanno deliberato altri comuni), invece dei 15 volt per metro previsti dalla nuova normativa entrata in vigore a maggio 2024. Chiediamo di esercitare di proteggere la salute e l’incolumità dei residenti».

Al testo segue l’elenco di 252 firme.

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