Longiano, missionario perseguitato: ora in Colombia gli fanno una statua e lo vogliono santo
Grande manifestazione d’affetto e riconoscenza per padre don Giorgio Bissoni, con statua e targa a lui dedicata a La Paila, in Colombia. A un anno dalla morte, quella comunità ha voluto rendere onore al missionario longianese che mezzo secolo fa fu anche imprigionato e trattato come un minaccioso rivoluzionario dal regime di allora. Ora invece è celebrato come esempio limpido di virtù. E si moltiplicano le prese di posizione e le testimonianze pro canonizzazione del missionario vicino ai poveri, tra la Colombia, il Venezuela e la Romagna.
Un missionario infaticabile
In Venezuela, il 17 settembre 2023, all’età di 83 anni, è morto in un incidente stradale il sacerdote originario di Longiano. Don Jorge, come era chiamato in Venezuela, stava andando a celebrare un funerale, quando è stato colto da un malore.
Nato a Longiano il 12 maggio 1940, è stato missionario per oltre mezzo secolo, prima in Colombia e poi in Venezuela. Dopo il funerale, alcuni parrocchiani venezuelani hanno lanciato un appello per avviare la causa della sua canonizzazione.
Il primo periodo della sua missione don Giorgio lo visse a La Paila, in Colombia, assieme a un altro missionario cesenate, don Crescenzio Moretti.
Don Bissoni prestava servizio religioso nell’azienda “La Colombina”, la più grande fabbrica di caramelle della Colombia, situata accanto a un grande zuccherificio. Ma fu espulso perché non poteva accettare lo sfruttamento dei poveri operai, che erano pagati poco, soffrivano la fame e non avevano diritti. Nel 1974 finì sulla prima pagina del quotidiano “Espacio” per aver svolto attività sindacale contro i padroni sfruttatori. Venne rimpatriato con foglio di via, accompagnato all’aeroporto e caricato sul primo aereo in partenza per l’Italia.
Ma don Giorgio ripartì come missionario per il Venezuela, dove è rimasto quasi mezzo secolo, prima di morire a Carupano l’anno scorso.
Grandi onori in Colombia
Nei giorni scorsi, a La Paila, la “Fondazione Movimento Civico pro La Paila” e la locale diocesi hanno tributato grandi onori al missionario longianese.
Prima hanno costruito per celebrarlo una statua che lo raffigura, e un’altra è stata realizzata anche per don Crescenzio Moretti.
Poi, sempre per omaggiarli, è stata celebrata una messa solenne e una processione con migliaia di fedeli ed è stata scoperta una targa: “Omaggio alla vita e all’eredità di Padre Jorge Bissoni - è scritto sopra - Ricordiamo l’eredità del nostro amato leader spirituale. La sua vita è stata un esempio di forza, compassione e amore incondizionato. Ha illuminato i nostri cammini nei momenti più bui e la sua benevolenza ha nutrito i nostri cuori. La sua dedizione alla nostra comunità ha lasciato un segno indelebile. I suoi insegnamenti continuano a guidarci, ricordandoci che la luce splende sempre alla fine del cammino. È fondamentale onorare la sua memoria e garantire che tutti i giovani si rendano conto delle sue virtù e della sua dedizione. In memoria del nostro apostolo la cui luce e bontà non saranno mai dimenticate. La sua eredità vive nei nostri cuori”.