Longiano, crocifisso fatto a pezzi dentro la Collegiata San Cristoforo, chiesa chiusa per vandalismo

Longiano

Vandalismo con un pizzico di mistero su un crocifisso di legno nella Collegiata San Cristoforo. A soli tre giorni dal Natale, un brutto episodio ha scosso la comunità parrocchiale di Longiano capoluogo.

In paese, ieri mattina, non si parlava d’altro, dopo che nella chiesa parrocchiale dedicata a San Cristoforo è stata ritrovata a pezzi un croce. Era posta su un’asta di fianco all’altare. Chi l’ha vandalizzata, due sera fa, ha percorso tutta la navata, non toccando il presepe e altre cose o arredi.

Il crocifisso spaccato

Si tratta di un oggetto sacro in legno che risale al secolo scorso e circa 25 anni fa era stato finemente restaurato dal compianto artigiano falegname Sandro Vincenzi, che l’aveva poi protetto utilizzando una vernice porporina color oro.

La chiesa parrocchiale è retta da fra Marco Pellegrini, che segue anche le altre chiese dell’Unità parrocchiale di Longiano ed è inoltre padre guardiano del convento dei frati francescani.

Ad accorgersi del vandalismo è stata la custode della chiesa. Recandosi, verso le 19, a chiudere la chiesa, è trasalita, quando ha visto la croce di legno spezzata in tante parti, appoggiate poi sull’altare, mentre a lato l’asta era spezzata ma era rimasta in piedi.

La chiesa è stata chiusa e fino a ieri sera un paio di cartelli parlavano di “chiusura a causa di atti vandalici”.

Il mistero

Oggi continua il percorso della “Longiano dei presepi” e chissà se la chiesa verrà riaperta, per consentire ai numerosi visitatori che arrivano anche da fuori di ammirare il presepe all’interno.

Il vandalismo fatto appare misterioso e anomalo, perché con tanti oggetti a portata di mano i danni sono stati inflitti solo alla croce. E infatti i longianesi hanno subito mormorato di vergogna per gesti inconsulti, ma l’allarmismo pare che sia un po’ rientrato. Il parroco vuole gettare acqua sul fuoco e riferisce che non si recherà nemmeno dai carabinieri, come aveva invece detto a caldi.

«La vicenda si è risolta - si limita a dire senza fornire altri particolari - e a questo punto non sporgerò denuncia».

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