Longiano, completata l’antenna contestata. Il sindaco: «Il Comune non puyò fare nulla»

Antenna 5 G ora montata e risposta del sindaco alle proteste. Dopo che è stata depositata una settimana fa una petizione con oltre 200 firme per fermare i lavori, abbozzati con la platea a terra, nella frazione di Ponte Ospedaletto, negli ultimi due giorni è stata completamente montata la maxi antenna. Sono ora ridotte a zero le possibilità che ci possa essere un ripensamento, che comunque dipenderebbe dalle scelte di privati.

«Care concittadini – informa il sindaco di Longiano, Mauro Graziano - rispondo alla petizione con un’amarezza per la condizione di impotenza in cui la normativa nazionale ci pone di fronte alle vostre richieste. Come già spiegato durante un incontro tenutosi il 18 maggio scorso con una vostra rappresentanza - aggiunge -, il primo punto da chiarire è che siamo di fronte ad una società di telefonia che ha un accordo con un privato cittadino per l’installazione di un’antenna in area privata. Nel momento in cui gli uffici comunali hanno ricevuto la richiesta di autorizzazione della società di telefonia, si sono attivati chiedendo i pareri agli organi preposti, come previsto dalla normativa vigente, e alla luce dei pareri favorevoli di Arpae e Asl non hanno potuto fare altro che autorizzare l’installazione». «Non è stata una decisione dell’Amministrazione – rimarca il sindaco - ma la conseguenza di un procedimento amministrativo regolato da normativa nazionale e da legge regionale, che sottrae ai Comuni il potere decisionale. Dalle norme attuali le antenne sono equiparate a opere di urbanizzazione primaria, come acquedotto, rete elettrica, fogne, ed è riconosciuto alle società di telefonia addirittura il potere di esproprio di terreni su cui installarle».

Insomma il potere decisionale del Comune è nullo: «Non esiste alcun appiglio normativo per negare l’installazione – sottolinea - sono dispiaciuto per la situazione, abito a poche decine di metri di distanza dal sito in oggetto e quindi sono direttamente interessato come semplice cittadino. Sosterremo la protesta nelle sedi opportune, per provare a sensibilizzare la politica nazionale. Ma non è il Comune a cui attribuire responsabilità o chiedere soluzioni. Nell’incontro del 18 maggio scorso ho anche condiviso l’idea di organizzare un incontro pubblico alla presenza di Arpae che si terrà martedì 18 giugno nella sala di quartiere di Ponte Ospedaletto».

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