Lavezzola, 20 pompe per portare l'acqua nel Reno e salvare il paese
Trasportare l’acqua dal basso verso l’alto, sfidando le leggi della fisica in una lotta contro il tempo e la burocrazia per salvare Lavezzola dall’alluvione. E’ quello che stanno cercando di fare i volontari che da sabato si stanno dando da fare con una ventina di pompe idrovore prelevando l’acqua dal canale Zaniolo per immetterla nel Reno. Un’idea nata da Davide Facchini, che nella zona ha diverse attività e che si è speso in prima persona, non senza difficoltà, tra autorizzazioni e attese di un via libera. Alla fine, insieme al passaparola, il gruppo è diventato via via più numeroso. «Ma non abbiamo ancora salvato niente» commenta mentre si alterna con una quarantina di persone per pompare via più acqua possibile. Ma intanto ieri nelle via allagate di Conselice il livello si è abbassato di una decina di centimetri. «Se davvero è così, speriamo. Stiamo pompando acqua per toglierla da loro, per rimanere asciutti a Lavezzola abbiamo bisogno di svuotare Conselice dove già il primo giorno ho fuso il fuoristrada per recuperare gente che si stava allagando prima dell’arrivo dei soccorsi. Non so se quello che stiamo facendo funzionerà, non sappiamo quanto potremo tenere botta in questa situazione. E’ tutto appeso a un filo, ma ci stiamo provando. Non avevamo alternative, l’argine del canale Buonacquisto è al limite».
Come la catena umana di sabato per tamponare con i sacchi di sabbia l’argine del Destra Reno, anche stavolta i cittadini sono scesi in campo in prima persona. «Col passaparola – prosegue Facchini – siamo diventati tanti. Italiani, maghrebini, cittadini dell’Est, tutti a cercare di remare insieme per salvare il paese. Una cosa bellissima, ieri la comunità marocchina ci ha anche preparato da mangiare. Poi sono arrivati generatori, gruppi di continuità messi a disposizione dagli agricoltori, pompe idrovore da fuori regione. Gli ostacoli? Non pensiamoci, non abbiamo tempo, dobbiamo continuare a pompare via più acqua possibile e sperare. Ci vorranno giorni. Il nostro unico obiettivo è abbassare il canale Destra Reno».
Stessa azione è stata messa in campo ieri mattina a Villa Pianta dove sono partiti i lavori per la realizzazione di una stazione di pompaggio suppletiva per scaricare le acque del canale Destra Reno nel Santerno, operazione che ha visto impegnati cittadini della zona, addetti del Consorzio di Bonifica della Romagna occidentale e personale del volontariato della colonna mobile di Protezione civile della regione Toscana. L’obiettivo, ha detto la sindaca Paola Pula nel corso di un sopralluogo sul posto, «è quello di allentare la pressione delle acque sul territorio comunale che si trova ancora in condizioni critiche». Anche ieri è stata diramata un’allerta ma l’Amministrazione ha spiegato che non era dovuta a rotture né per sormonto nell’argine sinistro del canale Destra Reno, ma solo preventiva per la delicatezza dei lavori in corso, che ieri avrebbero consentito di chiudere la falla che si era creata. Un’azione a tutto campo in ore che risulteranno decisive per sventare la minaccia.