La Regione sul Parco del Delta del Po: "Nessuno può fare nulla nelle aree di Lido di Classe"
“Nessun rischio di arretramento sul fronte della tutela di un territorio di grande valore ambientale, nel cuore del Parco del Delta del Po. Per essere chiari, nessuno può fare nulla in quelle aree che possa essere in contrasto con la tutela dell’ambiente. Nel senso più ampio dell’espressione e a prescindere dalla proprietà dei terreni”.
Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, l’assessore regionale alla Programmazione territoriale e parchi Barbara Lori intervengono sulla vicenda legata alla compravendita – da privato a privato – di una porzione dell’area di Ortazzo e Ortazzino, a Lido di Classe nel ravennate, nell’ambito del Parco del Delta del Po. Un'oasi scampata all'urbanizzazione già 50 anni fa.
“Nei Parchi e nelle aree protette ci sono da sempre territori di proprietà privata- sottolineano il presidente Bonaccini e l’assessore Lori- Ma questo non è rilevante, se si teme che in quelle aree si possa fare o costruire qualcosa. Semplicemente, non si può. Perché ci sono vincoli, anche edificatori, molto rigorosi”.
“Vincoli che nessuno può negare o mettere in discussione- spiegano presidente e assessore- Come non può essere messo in discussione l’impegno di questa Regione, degli Enti locali e degli Enti gestori dei Parchi per sostenere e valorizzare il patrimonio naturale e di biodiversità dell’Emilia-Romagna. E stiamo parlando di un sistema articolato che vale quasi il 17% del territorio regionale”.
“Un impegno che intendiamo piuttosto rafforzare- concludono il presidente Bonaccini e l’assessore Lori- come è giusto che sia, in linea anche con l’indicazione dell’Unione europea. Lo ripetiamo: nessun rischio di arretramento in questa direzione”.