Parco eolico sull’appennino imolese bocciato dai ministeri dell’Ambiente e della Cultura
I ministeri dell’Ambiente e della Cultura bocciano il parco eolico sull’appennino imolese e il Pd locale esulta: le pale eoliche si possono realizzare ma altrove, ad esempio in mare. Questa la posizione dei dem dopo lo stop da parte dei due ministeri, che hanno espresso giudizio negativo di compatibilità ambientale nei confronti del parco eolico “Emilia” da realizzarsi tra Monterenzio, Casalfiumanese, Castel del Rio e Castel San Pietro Terme, per una potenza complessiva stimata di 54 milioni di watt. Il decreto è stato notificato alla società Emilia Prime Srl, che aveva presentato il progetto. “Questo primo atto- commentano la responsabile Ambiente del Pd imolese, Anna Pariani, e la vicesegretaria dem nonché sindaca di Casalfiumanese, Beatrice Poli- va nella direzione di quanto come territorio abbiamo sempre affermato: per la loro vocazione turistica e per le caratteristiche paesaggistiche e agricole, i Comuni del circondario imolese non si prestano ad ospitare impianti di tale impatto. Nostro dovere è tutelare il paesaggio, le sue aree naturali protette e garantire la sicurezza dei cittadini visto il conclamato rischio di dissesto idrogeologico”. I dem si dicono “da sempre per uno sviluppo sostenibile e per l’utilizzo di fonti rinnovabili” ma, aggiungono, “come dimostrato in occasione degli ultimi eventi alluvionali che hanno pesantemente colpito questi territori, la nostra priorità è innanzitutto evitare un eccessivo consumo di suolo che si tradurrebbe inevitabilmente in una violenza per le nostre vallate. Vie alternative a questo progetto di parco eolico, così come ad altri progetti simili già presentati, esistono eccome.