Imola, torna il Premio Pirazzini i miti dello sport raccontati dagli studenti

Imola

“Giornalismo e sport: a caccia di miti o verità?” è la traccia della dodicesima edizione del premio “Ezio Pirazzini” dedicato alla memoria del famoso giornalista sportivo imolese. A svelarla ieri in autodromo il comitato organizzatore, di cui fanno parte l’associazione nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia-sezione di Imola, la figlia di “Pirezio” Gabriella, il fotografo Marco Isola e il giornalista Vinicio Dall’Ara. Il concorso, articolato nelle sezioni “Stampa” e “Multimediale”, è rivolto come da tradizione agli studenti delle scuole superiori imolesi e del circondario, ma anche al polo tecnico di Lugo, con l’obiettivo di promuovere la capacità narrativa e la conoscenza di personaggi della storia dello sport.

La giuria e i premi

A comporre la giuria tecnica alcuni amici e colleghi di “Pirezio”, tra cui Beppe Tassi, Pino Allievi, Ezio Zermiani, Raffaele Dalla Vite e Renato D’Ulisse. Gli elaborati, ad articolo di giornale (entro 60 righe) o in formato video (non più di 3 minuti), dovranno essere consegnati entro il 28 aprile, mentre le premiazioni si terranno in autodromo il 27 maggio nella sala stampa “Ezio Pirazzini”. Al vincitore di ogni sezione andranno 300 euro, 200 euro al secondo classificato e 100 euro al terzo (cifra intera per gli ex aequo). Riconoscimenti speciali anche agli studenti non premiati che si sono distinti, agli insegnanti e all’istituto per la maggior quantità e qualità degli elaborati.

Il tema

«Riappropriarsi della parola penso sia quello che oggi manca ai ragazzi - commenta Gabriella Pirazzini -, ma la sua ricchezza può sconfiggere la povertà della fantasia». Per il presidente della giuria Beppe Tassi: «Ezio di miti come Agostini, Lauda, che chiamava il “computer viennese”, e Mennea ha narrato non solo le imprese sportive, ma anche i risvolti umani - spiega -. Questo dovrà emergere dai lavori degli studenti. E non dobbiamo aver “paura” che tutti parlino di Sinner, perché la valutazione del mito è soggettiva».

Entusiaste del concorso le assessore all’Autodromo Elena Penazzi e alla Scuola Gianna Gambetti. «Stupisce vedere quanto i ragazzi sappiano trasmettere con le loro opere - ammette Penazzi -. Il premio poi si lega ai valori di mandato della Giunta che vuole coinvolgere sempre di più i giovani nelle attività della città. Compreso l’autodromo, una struttura che esprime valori positivi e offre molte opportunità di futuro». «Il coinvolgimento degli studenti - sostiene Gambetti - permette loro di conoscere i valori alla base del giornalismo, come passione, etica e professionalità, ed educarli allo spirito critico».

Il premio rappresenta quindi «una riflessione su come nascono i miti sportivi e crescono anche attraverso la penna dei giornalisti, ma anche come si possano creare false verità» conclude il presidente del comitato organizzatore, Gianfranco Bernardi.

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