Imola, primo caso di West Nile sul territorio registrato a Casola Canina un 76enne in prognosi riservata

Imola
  • 19 agosto 2024

Primo caso nell’Imolese di infezione da virus West Nile, rilevato a Casola Canina. Un uomo di 76 anni è ricoverato all’ospedale di Imola, in prognosi riservata, con una forma neuro-invasiva. Dopo quello del decesso di un uomo del Ravennate, questo è invece il primo registrato nel nostro territorio.

La malattia

L’infezione da virus West Nile viene trasmessa all’uomo da zanzare del genere Culex, la zanzara comune, decorre normalmente in modo asintomatico, ovvero nella maggior parte dei casi, ma può anche presentarsi con febbre, cefalea, e altri sintomi lievi a risoluzione spontanea. Però sporadicamente può manifestarsi con forme più gravi che interessano il sistema nervoso centrale fino a sfociare in meningite o meningoencefalite, con conseguenze gravi in particolare in pazienti già debilitati. «Il virus West Nile è endemico, ovvero presente in maniera stabile, nella nostra Regione e in quelle del bacino padano -ribadisce l’Ausl di Imola come già aveva fatto al Regione nei giorni scorsi ribadendo però l’allarme -. Il suo ciclo di moltiplicazione si sviluppa fra alcune specie di uccelli e le nostre zanzare comuni. L’uomo, come pure i cavalli, viene occasionalmente infettato tramite punture di zanzare e non è in grado di trasmettere l’infezione ad altre zanzare, né ad altre persone».

Quanti casi

Nel corso del 2024, fino al 15 agosto, sono stati segnalati in Italia 99 casi confermati di virus West Nile; di questi 60 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva 36 proprio in Emilia-Romagna, 14 Veneto, 4 Friuli-Venezia Giulia, 2 Puglia, 1 in Lombardia, 1 Calabria, 2 casi di importazione. Tra i casi confermati sono stati notificati 4 decessi: 2 Veneto, 1 Friuli-Venezia Giulia, 1 Emilia-Romagna. La sorveglianza veterinaria attuata su zanzare, cavalli, uccelli stanziali e selvatici, ha confermato la circolazione del virus in 33 province nelle regioni Abruzzo, Toscana, Puglia, Veneto, Friuli-Venezia-Giulia, Emilia-Romagna, Marche e Lombardia.

Prevenzione

Prevenire è essenziale. E per monitorare la circolazione del virus West Nile, è stata attivata, come ogni anno, una sorveglianza integrata entomologica ossia sulle zanzare, veterinaria su cavalli e volatili e umana, fa sapere l’azienda sanitaria, «per rilevarne precocemente la presenza e stimare opportunamente i rischi sanitari associati. A questo si aggiunge un controllo preventivo sulle donazioni di sangue, organi e tessuti. Il piano regionale per il controllo arbovirosi 2024 prevede una gradualità delle azioni di prevenzione e controllo definite dalla base di livello di rischio che emerge dai sistemi di sorveglianza integrata. Attualmente il nostro territorio è considerato a livello di rischio 2, con una probabilità di epidemia considerata bassa/moderata». In questa situazione l’azienda sanitaria: ha attivato un piano di comunicazione sulle misure di protezione personale dalle punture di zanzare; ha attivato i provvedimenti di controllo sulle donazioni; verifica e ricerca i casi, svolge indagine epidemiologica per valutare il luogo di probabile esposizione». Eancora: «I Comuni proseguono l’ordinaria attività di disinfestazione in area urbana, in particolare nelle tombinature pubbliche; potenziano gli interventi comunicativi sull’opportunità di proteggersi dalle punture di zanzare. I soggetti pubblici e privati gestori di manifestazioni che comportano il ritrovo di molte persone nelle ore serali in aree all’aperto effettuano interventi straordinari preventivi con composti adulticidi per l’intera durata delle manifestazione».

Per parte loro i cittadini possono premunirsi adottando tutti gli accorgimenti necessari per evitare la proliferazione delle zanzare. I siti a rischio di infezione da zanzare nelle aree pubbliche rappresentano, infatti, solo il 30% del totale, mentre il rimanente 70% delle zone a rischio è di proprietà privata, sostiene l’azienda Ausl. Quindi invito reiterato a fare trattamenti, svuotare piscinette ed altri giochi d’acqua dopo l’uso, rimuovere gli sfalci d’erba, coprire i contenitori in cui si raccoglie eventualmente l’acqua piovana. Ulteriori e più complete indicazioni sono disponibili al link regionale www.zanzaratigreonline.it. La zanzara Culex, in particolare, si muove al crepuscolo ed è bene, per evitare di essere punti, utilizzare repellenti efficaci, che vanno applicati sulle parti scoperte, l’Ausl suggerisce quelli a bade di a base di Deet o dietiltoluamide con concentrazione tra il 20% e il 30%. «Per evitare le punture è consigliabile vestirsi possibilmente con colori chiari, indossare pantaloni lunghi, maglie a maniche lunghe. In casa utilizzare zanzariere, condizionatori o apparecchi elettroemanatori di insetticidi liquidi o a piastrine», sottolinea l’Ausl.

La polemica

E dopo il primo caso si infuoca la polemica politica che era già stata accesa nei giorni scorsi dal consigliere di Fratelli d’Italia Simone Carapia che aveva additato il comune di Imola per aver speso solo 35mila euro per i trattamenti di un anno, 6 in ventimila pozzetti. «Avevano chiesto più volte da inizio anno al sindaco Panieri d’impegnarsi di più con azioni e risorse contro la lotta alle zanzare e la possibile proliferazione di questi virus , ma la nostra richiesta è rimasta inascoltata e adesso la gente inizia ad avere paura -dice Carapia -. Ora dopo l’episodio mortale di Ravenna e questo primo caso sul Santerno esiste un grosso rischio, anche a livello locale, che tra le malattie trasmesse da questi insetti si manifesti la malattia infettiva West Nile. Una malattia virale che nel 2% dei casi delle persone colpite porta fino al decesso. A fronte di un rischio così grave ancora una volta abbiamo assistito continuamente ad interventi inefficaci che vengono utilizzati come specchietto per le allodole visti i risultati prodotti... Ora è come chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati. All’accorato invito fatto in primavera come solito il sindaco Panieri e la sua Giunta hanno fatto spallucce. Poi dopo il 16 luglio è stata fatta una ulteriore ordinanza: un pannicello caldo». Per parte sua il sindaco fa sapere che «l’Amministrazione ha seguito e segue con attenzione gli sviluppi delle infezioni. Invita i cittadini a prestare attenzione adottando le misure di precauzione previste e rispettando l’ordinanza già emanata dal Comune, in particolare è importante segnalare i sintomi. Il Comune di Imola rafforzerà gli sforzi già messi in campo nelle scorse settimane». Oggi saranno resi noti «approfondimenti e un quadro completo sulle attività di prevenzione».

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