Imola, “Presta” le sue 50 auto per furti e reati, intanto incassa il reddito di cittadinanza
IMOLA. È durata circa tre mesi l'indagine condotta dagli agenti della Polizia Locale di Imola, coadiuvati dalla sezione di polizia giudiziaria dei carabinieri di Milano, che ha portato alla denuncia di S.V., rumeno di 49 anni, residente a Milano. L’uomo risultava intestatario di 50 vetture che “prestava” a terzi per mettere a segno reati di vario tipo, nel frattempo incassava il reddito di cittadinanza.
L’indagine
Tutto è partito l’8 novembre dell’anno scorso quando una pattuglia della polizia locale di Imola, durante un posto di controllo in via Pisacane, si mise all'inseguimento di un’autovettura che non si era fermata all’alt e nella fuga aveva tentato di investire uno degli agenti. Vistosi braccato dalla pattuglia della polizia municipale, il conducente aveva bloccato l'auto in via Leopardi, all’altezza di via Negri, per poi darsi alla fuga a piedi, insieme agli altri tre uomini che erano a bordo della stessa auto. Dopo un ulteriore inseguimento a piedi tra i condomini di via Leopardi, gli agenti riuscirono a bloccare un giovane albanese che fu poi denunciato, mentre all'interno dell'auto vennero trovati numerosi arnesi da scasso, tra i quali un grosso flessibile. Partendo proprio dal proprietario di quest’auto, ovvero il rumeno residente a Milano, gli uomini del Comando di via Pirandello, hanno scoperto che l’uomo aveva intestati più di 50 veicoli, molti dei quali risultavano essere stati usati per commettere furti in abitazione, rapine e truffe ai danni di anziani.Gli inquirenti, con l’ausilio dei Centri di cooperazione internazionale e degli organi di polizia rumeni, sono riusciti a ricostruire l'esatto profilo del truffatore che, nonostante fosse in possesso di partita Iva per la vendita di automobili, risultava non avere alcun reddito e percepire dallo Stato italiano il reddito di cittadinanza. L’uomo, dopo aver acquistato le autovetture, faceva da prestanome per chiunque cercasse auto “pulite” per fare lavori “sporchi”. Il 30 gennaio scorso, la Procura di Milano, supportata dalla sezione di polizia giudiziaria dei carabinieri, ha emesso un blocco anagrafico sulla persona e sulla società, impedendo l’acquisto di nuove vetture e la vendita di quelle già in possesso, che vengono cancellate, per intestazione fittizia, dal Pra. L'accusa della quale deve rispondere il 49enne rumeno è di falso in atto pubblico continuato.