Imola, presidio dei lavoratori vicino all’autodromo: «La Tracmec non deve chiudere»



Questa mattina si è svolto il presidio delle lavoratrici e dei lavoratori della Tracmec presso l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola per chiedere il ritiro immediato della procedura di licenziamenti collettivi e il mantenimento del sito di Mordano. «Abbiamo portato la voce dei lavoratori in un contesto internazionale, quello del Wec, - spiegano Marco Valentini, segretario generale Fiom Cgil Imola e Antonino Liuzza di Fim Cisl Amb - per manifestare e ribadire a Tracmec e al gruppo multinazionale Bauer, l’intenzione di procedere con la lotta e la mobilitazione a tutti i livelli. È inaccettabile che 45 famiglie debbano subire la decisione presa, in un territorio dove il Patto per il lavoro e le istituzioni si sono fatte sempre portatrici di coesione e di tenuta sociale. Istituzioni che ringraziamo per aver da subito garantito supporto e sostegno in questa vertenza. Le lavoratrici ei lavoratori non sono merce usa e getta, ci sono dietro famiglie, mutui, impegni, storie e prospettive di vita che non devono essere minimamente messe in discussione». Al presidio erano presenti Marco Panieri sindaco di Imola e presidente del Circondario, Nicola Tassinari sindaco di Mordano con la giunta, Fabrizio Castellari consigliere regionale, Fausto Tinti con il Partito democratico territoriale e tante cittadine e cittadini che si sono fermati al presidio con i lavoratori. Una solidarietà diffusa, espressa anche nei tanti messaggi arrivati in questi giorni a sostegno della vertenza.