Imola, più incidenti sulle strade del circondario nel 2023 sono stati 442 con 11 morti

Imola

Sono morte 11 persone nel 2023 sulle strade del circondario imolese, altre 608 sono rimaste ferite. E’ il bilancio in termini di danni diretti alle persone di 442 incidenti rilevati da Medicina a Castel del Rio, 4 in più rispetto all’anno prima mentre il numero dei morti non è sceso ma è rimasto identico. A elaborare i dati è stato il Servizio statistica della Città metropolitana che in questo modo traccia una mappa delle cause degli incidenti ma anche delle strade più pericolose.

Numeri difficile da digerire, in un contesto provinciale, battuto quotidianamente da imolesi che si spostano per lavoro, studio, ragioni sanitarie, che vede numeri ancora più consistenti e e peraltro non in calo per quanto riguarda le dinamiche più gravi. Nel 2023 nella città metropolitana di Bologna, tutta, sono avvenuti 4.070 incidenti stradali con feriti, 28 in meno rispetto a quelli rilevati nel 2022 anche se però sono state 21 in più le persone decedute: 77 in tutto (5.386 quelle ferite, 92 in meno). L’incidentalità stradale risulta superiore anche di quanto fosse nel periodo pre Covid-19, infatti nel 2019, si registravano 3.805 incidenti, e 68 decessi. Il primo trimestre di quest’anno rispetto ai primi mesi del 2023, secondo il report, «consente di ipotizzare un contenuto aumento dell’incidentalità, di circa il 4%, a fronte di una rilevante diminuzione di morti e feriti».

Degli 11 morti nel circondario imolese, 6 erano conducenti di veicoli, 2 passeggeri e 3 pedoni; tra i feriti 416 conducenti, 142 trasportati, 44 pedoni e 6 altri utenti della strada. Le fasce di età in cui si sono concentrati gli esiti più drammatici sono quella fra i 35 e i 44 anni (3 morti) e fra i 65 e i 79 anni (3 morti), purtroppo ce ne sono stati due anche fra i 21 e i 29 anni e 2 fra i 55 e i 64 anni, una sola vittima aveva più di 80 anni. Analizzando le cifre comune per comune, nel circondario, va da sé che sia Imola la città con le cifre più alte: 284 incidenti con 378 feriti e 6 morti. In 29 casi gli schianti sono avvenuti nel tratto imolese di A14, 11 sulla Selice -Montanara, 7 sulla via Emilia e 4 sulla San Vitale, ma sono soprattutto le strade comunali a essere teatro di incidenti (223). A Castel San Pietro gli incidenti sono stati 55, con 92 feriti e 2 morti; qui il primato ce l’ha il tratto autostradale con 24 sinistri rilevati e una decina fra Emilia e San Carlo. La via Emilia è un problema per Dozza, ovvero per la frazione di Toscanella, dove si concentrano 28 incidenti di cui 17 proprio sulla statale. Così come nei quattro comuni della Vallata è la Montanara il tratto da sempre più sensibile. A Casalfiumanese 7 incidenti di cui 2 sulla Montanara; a Borgo Tossignano 8 incidenti di cui 5 sulla stessa provinciale, e un morto; a Fontanelice 6 incidenti, la metà sulla Montanara, a Castel del Rio 4 incidenti tutti sulla medesima strada. Spostandosi vero la Bassa, Medicina conta 28 incidenti e un morto, Mordano 13 sinistri uno con esito fatale e Castel Guelfo 9 incidenti con quasi il doppio di feriti ma nessun morto.

La Città metropolitana ha calcolato che il costo sociale sostenuto dalla collettività per le morti e i feriti su strada, sia stato pari a circa 433 milioni di euro: per ogni residente metropolitano gli effetti dell’incidentalità sono quantificabili in circa 425 euro di costo sociale a testa. Il sindaco metropolitano Matteo Lepore ha fatto sapere che convocherà presto una riunione con tutti i sindaci del territorio per analizzare i dati e di conseguenza ragionare sulle azioni da mettere in campo per diminuire la mortalità stradale. «Questa situazione richiede di intensificare le attività di controllo sulle strade in collaborazione con le forze dell’ordine. Come Città metropolitana stiamo riprogettando le strade più critiche e rilanciando un programma di educazione stradale» ha detto la consigliera metropolitana Simona Larghetti. L’educazione stradale che per lustri è stata un punto di forza della programmazione della polizia locale imolese, è oggi un ricordo.

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