Imola, nuova aggressione al Pronto soccorso

Imola
  • 22 settembre 2024

Un nuovo grave episodio di violenza verso gli operatori sanitari si è verificato questa mattina al Pronto Soccorso dell’ospedale S.Maria della Scaletta di Imola. Lo segnala la Cisl. Una persona, già nota per aggressività e patologie, che stazionava in Sala Emergenza ha riversato la propria furia contro i sanitari in servizio, sembra mentre erano impegnati ad assistere la compagna, danneggiando anche apparecchiature e vetri. A seguito dell’intervento delle forze dell’ordine l’uomo è stato allontanato in stato di fermo.

Di questo grave episodio - prosegue il sindacato - a farne le spese sono stati in particolare due operatori sanitari che hanno riportato un infortunio con ferite e lesioni personali e che sono stati sostituiti in servizio da altri due colleghi chiamati dal riposo.

«Come Cisl FP - dichiara Stefano Franceschelli, Segretario Generale Cisl FP Area Metropolitana Bolognese - esprimiamo innanzitutto la totale vicinanza agli operatori feriti e ai colleghi che hanno vissuto un momento di forte panico, siamo fortemente preoccupati per la vera e propria escalation di violenza che in queste settimane si sta riscontrando nelle strutture sanitarie e in particolare nei Pronto Soccorso. Il tema della sicurezza non è nuovo nemmeno all’ospedale di Imola dove recentemente si era intervenuti potenziando la sorveglianza presso l’atrio di accesso principale ma è chiaro che resta ancora tanto da fare su questo fronte, non è possibile che persone già note per aggressività possano accedere liberamente al PS mettendo a repentaglio la sicurezza dei sanitari. Torna quindi il tema che come sindacati avevamo sollevato già in passato e che ancora non ha trovato una soluzione. Di notte, nella fascia più critica, manca la sorveglianza dell’operatore di Polizia che resta in ospedale fino alle 18:00. Inoltre nelle aree più a rischio serve, come abbiamo detto allo sfinimento in questi anni, un numero maggiore di personale perchè nelle situazioni di emergenza la solitudine degli operatori contro i violenti è un fattore di rischio elevato. Il filo rosso della violenza ha toccato diverse strutture in queste settimane, occorre che questo tema diventi primario nell’agenda delle istituzioni per trovare quantomeno a livello territoriale e regionale delle risposte concrete attraverso un potenziamento della sicurezza e la predisposizione di campagne informative che disinneschino questa pericolosa escalation».

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