Imola, «No al circo con gli animali in città» oggi pomeriggio scatta la protesta

C’è una parte di città che il circo con gli animali non lo vorrebbe e preferirebbe che l’amministrazione comunale non gli concedesse di attendarsi a Imola. Per questo oggi pomeriggio e anche sabato prossimo, alcuni animalisti, a titolo personale e non sventolando bandiere di associazioni, hanno comunicato che protesteranno davanti al Circo Orfei in via Pirandello, fra gli spettacoli delle 15 e delle 18. Il circo è ovviamente autorizzato dal Comune e un tentativo di boicottaggio c’era già stato con l’incollatura della scritta “annullato” sui manifesti affissi in città comparsi nella giornata di giovedì. «Ovviamente non siamo stati noi che organizziamo la protesta a fare questo. Poiché saremo fisicamente a protestare abbiamo comunicato i nostri nomi alla Questura per segnalare la nostra presenza» spiega Valeria Salvini che insieme a un’altra imolese, Elizabeth Giannelli, ha chiamato a raccolta attivisti e cittadini che si oppongono allo spettacolo con gli animali . «Ogni giorno, in Italia, più di 2.000 animali sono costretti a esibirsi in circhi, dove la loro vita è segnata da catene, gabbie anguste, addestramenti forzati e spostamenti continui -scrivono le promotrici della protesta in una nota - . Secondo un’indagine Doxa, il 76% degli italiani è contrario all’uso degli animali nei circhi, e la maggioranza della popolazione è favorevole a spettacoli privi di sfruttamento, dove il divertimento non è costruito sulla sofferenza di nessun essere vivente. Nel 2022, la Legge-delega 106 ha previsto il superamento dell’uso degli animali nei circhi e negli spettacoli viaggianti, con scadenza iniziale fissata al 18 agosto 2024. Tuttavia, a causa di una proroga del governo, questa scadenza è stata posticipata di un anno, lasciando ancora in essere una condizione di sofferenza per oltre 2.000 animali. Non possiamo più aspettare! La Legge deve essere attuata entro il 18 agosto di quest’anno. In questo contesto, la Lav e altre associazioni animaliste stanno facendo pressioni sul ministro della Cultura Alessandro Giuli, affinché venga subito emanato il decreto attuativo della Legge 106-2022, abolendo definitivamente l’uso degli animali nei circhi e rilanciando uno spettacolo davvero umano, che rispetti i diritti e il benessere degli animali». Questo a livello generale, a livello locale mercoledì scorso alcuni cittadini hanno segnalato all’Asl di Imola le condizioni di un elefante tenuto in un recinto protetto da normali transenne vicino alla strada in via Pirandello. «La struttura, realizzata con transenne, è risultata inadeguata rispetto alla mole dell’animale, sollevando preoccupazioni per la sicurezza dell’elefante e delle persone - dicono le attiviste nella stessa nota -. L’Asl ha comunicato che avrebbe effettuato un controllo sugli animali del circo il giorno successivo». Sono le stesse transenne davanti alle quali da giorni, a ogni ora, si assiepano curiosi, famiglie con bambini che avvicinano l’elefante stesso, i cammelli e altri animali al pascolo. Non è del tutto scomparso però dalla memoria degli imolesi, e le attiviste lo citano, l’episodio del 2012 che finì su tutti i giornali nazionali ma anche oltre confine, quando la giraffa Alexandre fuggì da un circo attendato nello stesso luogo (la giraffa dipinta sulla torretta dell’elettricità nello spiazzo dove ora c’è il circo è proprio un ricordo di quel che accadde) e dopo aver vagato impaurita per tutta la città fu catturata e sedata, ma morì poco dopo proprio in quel piazzale. Dopo quell’episodio il circo con animali fu vietato in città con ordinanza dell’allora sindaco per diverso tempo. «E’ vero che c’è una normativa nazionale ma le amministrazioni comunali se vogliono possono non autorizzare i circhi» dice Valeria Salvini.