Imola, malori alle scuole Orsini nuovi controlli anche oggi ma resta il giallo

Imola

Nessuna fuga di gas, nessuna sostanza nociva rilevata negli ambienti della scuola dai vigili del fuoco. Una specie di giallo, fatto sta che ieri mattina poco prima della campanella della ricreazione, dopo che in due classi al primo piano, sezione C, alcuni alunni e prof hanno avvertito un odore acre e pizzicore alla gola con relativa tosse, tutto l’istituto è stato evacuato. Alle scuole medie Orsini nel quartiere Pedagna è scattato l’allarme per oltre 450 persone fra studenti (compresa una classe delle elementari che ha sede nello stesso edificio), personale docente, amministrativo e bidelli, che in pochi minuti sono stati spostati tutti all’esterno dell’edificio. Intanto sul posto arrivavano mezzi dei vigili del fuoco, fra cui anche il personale specializzato del nucleo esperto in rilevazioni di sostanze tossiche Nbrc, Arpae, carabinieri, polizia e diverse ambulanze e auto mediche.

Aggiornamento di questa mattina

Oggi la scuola ha riaperto per le classi che fanno normalmente lezioni il sabato. Nuovi controlli sono invece stati fatti, così fa sapere il sindaco Marco Panieri, nelle aule della scuola in cui si erano manifestati i sintomi (primo piano, sezione C), controlli «che nuovamente non hanno riscontrato alcun elemento anomalo presente. Gli approfondimenti proseguiranno nelle prossime ore per accertare la causa dei sintomi presentati da alcuni alunni in due aule, sono al vaglio anche ipotesi di materiale esterno alla scuola e l’uso improprio di strumenti quali spray al peperoncino o altro similare - continua il sindaco -. Ci tengo a specificare che nel momento necessario la macchina dell’emergenza, dall’evacuazione all’arrivo del personale, ha funzionato perfettamente e celermente. A tutti loro, compreso al personale scolastico, va il mio grazie». Intanto nelle chat dei genitori della scuola e suoi social si susseguono ricostruzioni e ipotesi di ogni tipo, del resto il fatto che non sia ancora stata chiarita la causa che ha scatenato i sintomi per cui sono state controllate ieri 35 persone sul posto, in pronto soccorso e poi dimesse. Per questo il sindaco stesso ha lanciato un appello: «Chiedo cortesemente di non diffondere ricostruzioni erronee e di contribuire, invece, ad un clima sereno e di proficua collaborazione scolastica fra Istituzioni e famiglie».

Cosa è successo ieri: tosse e controlli sanitari

Davanti all’ingresso principale sono stati stesi diversi tappetini per far sedere chi accusava i sintomi di una sospetta intossicazione, anche se non era chiaro da cosa fosse dipeso, così come non lo sarebbe stato nemmeno a fine giornata. Oltre 35 persone quelle monitorate dal personale medico presente sul posto, alle quali hanno misurato i livelli di saturazione senza però rilevare la presenza di sostanze tossiche. Le persone sono state tranquillizzate (qualche ragazzino fra i più giovani si era anche spaventato), controllate ed eventualmente trasferite al pronto soccorso, dove nel corso della stessa mattina il servizio di emergenza dell’Ausl di Imola aveva attivato una équipe apposita, con il supporto di personale e mezzi dell’Ausl Romagna, per accogliere le persone potenzialmente a rischio intossicazione: 35 è il dato confermato dall’Ausl di Imola a emergenza conclusa, intorno all’ora di pranzo, fra insegnanti, bidelli e studenti, che sono stati portati, per lo più in ambulanza, al pronto soccorso di Imola dove era stato allestito uno spazio di accoglienza dedicato, con anche il supporto di personale dell’azienda sanitaria unica romagnola. Tutti dimessi senza conseguenze.

Ipotesi in campo

«Restiamo in attesa di un verbale conclusivo dei vigili del fuoco, ma fin dalle prime ore hanno scongiurato la presenza di gas, sostanze nocive o “inidonee” come le hanno definite gli stessi vigili del fuoco, e già domani (oggi, ndr) le classi che frequentano anche il sabato potranno quindi tornare a lezione - commentava ieri nel pomeriggio la dirigente dell’Istituto comprensivo 7 Rosanna Neri -. Arpae e Comune si sono impegnati a fare ulteriori approfondimenti nelle condutture dell’impianto di aerazione. La cosa positiva è che possiamo dire che l’evacuazione è stata veloce e tutte le misure di sicurezza, per le quali la scuola aveva già fatto le esercitazioni di norma, hanno funzionato benissimo, dimostrando che l’istituto è nelle condizioni di affrontare al meglio un’emergenza, anche se ci fosse stata davvero una sostanza tossica, cosa che però non risulta».

Fin qui sono state prese in considerazione diverse ipotesi, dal surriscaldamento dell’impianto di riscaldamento allo scherzo di cattivo gusto con spargimento di spray al peperoncino, come è successo di recente in una scuola del Ravennate. «A questo proposito sono stati controllati tutti i cestini dei rifiuti e i cassonetti presenti nella scuola, ma non è stato trovato nulla che possa confermare questa ipotesi» hanno confermato tanto la dirigente quanto il comandante dei carabinieri Domenico Lavigna, intervenuto di persona sul posto con il sindaco Marco Panieri e la nuova assessora alla scuola Gianna Gambetti.

Le polemiche politiche

Il caso quanto meno anomalo e di certo allarmante, anche in assenza di una conferma concreta su ciò che l’ha scatenato, è diventato in fretta oggetto di discussione politica. «Una situazione surreale e preoccupante oltre che di una gravità inaudita, considerando che l’istituto era già stato oggetto quest’estate di un episodio altrettanto grave: ricordiamo l’incendio che era scaturito durante i lavori di manutenzione dell’edificio e che aveva visto l’evacuazione dei soli addetti ai lavori, fortunatamente usciti illesi. Grazie alle vacanze estive gli studenti non erano presenti a scuola - ha commentato il capogruppo consigliare di Fratelli d’Italia Nicolas Vacchi -. Quanto avvenuto oggi è qualcosa a cui non avremmo mai voluto assistere, con bambini e personale spaventato, l’arrivo delle ambulanze e il trasporto in pronto soccorso.

Tutto questo è inaccettabile. La Giunta Panieri sembra dormire sul tema della scuola e ancor di più sul tema della sicurezza degli edifici scolastici. Mi auguro che il neo assessore, che per ora ha fatto la bella statuina nelle mirabili dirette Facebook del sindaco, si occupi in maniera più concreta ed efficace di questa situazione. Presenteremo degli atti di sindacato ispettivo per verificare lo stato delle scuole imolesi». Aggiunge Simone Carapia di FdI: «Dopo questo ennesimo incidente è giunta l’ora che le istituzioni scolastiche interessate e chi governa il territorio batta velocemente un colpo. Oggi pare essere andata bene, nonostante lo spavento, ma non vorremmo in futuro recriminare e piangere. I plessi scolastici devono essere sicuri!». Parlano di «fuga di gas» Daniele Marchetti della Lega e Renato Dal Pozzo della Lista Cappello, ma in tal senso non sono arrivate conferme di sorta.

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