Imola, la storica coop Ortolani Cofri si fonde con Agrintesa
Il futuro della Ortolani Cofri passa dalla fusione con Agrintesa. È quanto deciso dall’assemblea dei soci della storica cooperativa agricola di Imola. L’assemblea, tenutasi nel pomeriggio di sabato 30 novembre scorso nella sede di via Selice, ha approvato il bilancio 2023-24 (chiuso al 30 maggio 2024), usufruendo dei 180 giorni di proroga concessi dalle normative. L’esercizio si chiude con un fatturato di 9,7 milioni di euro, in linea con quello dell’anno precedente, registrando una perdita di 429mila euro dovuta alle carenze produttive verificatesi nell’estate 2023 a causa di eventi atmosferici particolarmente avversi. «Il bilancio 2023-24 è pesantemente condizionato dalle drammatiche difficoltà produttive con le quali si devono confrontare ogni giorno i nostri 150 soci frutticoltori presenti nel territorio imolese e di Latina - dichiara in una nota Gabriele Cristofori, presidente della cooperativa Ortolani Cofri -. Gelate tardive, alluvioni, grandinate, piogge intense alternate a lunghi periodi siccitosi, nuovi insetti alieni come la cimice asiatica, fitopatie delle piante contro le quali spesso non si hanno sufficienti difese: sono tutti fattori negativi che negli ultimi quattro anni hanno dimezzato le produzioni di albicocche, pesche, nettarine, susine, kiwi, pere, marroni e cachi, conferite dai soci alla cooperativa. Tale situazione mette a repentaglio la sostenibilità economica aziendale e richiede un cambio di rotta a tutela della base sociale, dei dipendenti e del territorio stesso».