Imola, la banda dei ladri con l’accetta è stata sgominata
Doppio colpo della polizia ai cosiddetti “topi” d’appartamento, sempre al lavoro soprattutto durante le festività. A finire nella “trappola” del commissariato di via Mazzini, ampliata proprio in questo periodo per cercare di contrastare il fenomeno, due giovani di 34 anni. Si tratta di un georgiano senza fissa dimora, arrestato e tuttora in carcere con l’accusa di furto, porto abusivo di oggetti atti ad offendere e di un documento contraffatto, e di un albanese illegale sul territorio italiano, denunciato per possesso di oggetti atti ad offendere e possesso ingiustificato di grimaldelli.
Gli episodi
Il primo episodio risale al 23 dicembre quando a far intervenire gli agenti è stato il sistema d’allarme scattato di notte in un appartamento in Pedagna. Senza il proprietario, fuori casa per le festività, sul posto è arrivata la madre che ha trovato la porta forzata e una camera messa a soqquadro. Salva invece la cassaforte, non portata via dai ladri soltanto perché il fumo fuoriuscito da un dispositivo dopo la manomissione del sistema d’allarme ha invaso l’appartamento facendo fuggire i malviventi.
La pattuglia della polizia, arrivata insieme ai vigilantes della zona, si sono quindi recati nel retro del condominio dove si sono imbattuti nella banda composta da cinque soggetti tutti con il volto travisato. Fuggiti a piedi, alla fine gli agenti sono riusciti a bloccarne uno, il 34enne georgiano. Portato in caserma e sottoposto a perquisizione personale, gli sono stati rinvenuti addosso un cacciavite, un paio di calzini rubati poco prima nell’appartamento, due carte di credito e una patente di nazionalità russa contraffatta. Su di lui, già noto alle forze dell’ordine, dal 2023 pende poi un mandato di arresto europeo emesso dalle autorità austriache. Processato la vigilia di Natale per direttissima, per lui il giudice ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere.
Il secondo episodio, invece, risale a giovedì. La segnalazione questa volta è arrivata dal targa system che ha segnalato la presenza sul territorio imolese di una Peugeot utilizzata nel nord Italia per commettere furti negli appartamenti. Una volta individuata fuori da un bar, gli agenti hanno atteso che i due uomini, entrambi albanesi, rientrassero all’interno della vettura per poi bloccarli. Se uno, quello residente a Mordano, è stato considerato “pulito”, per il secondo, il 34enne appunto, le cose sono andate peggio. All’interno della vettura, che stando al racconto dell’uomo gli avrebbe prestato un amico, sono stati rinvenuti un coltello, un’accetta, dei guanti da lavoro, un cacciavite, una chiave inglese e dei dischi per smerigliatrici. Dai controlli poi è emerso che il 34enne era stato espulso dal nostro Paese nel 2016, per poi rientrare in Italia nel 2022 senza però da allora mai mettersi in regola con i documenti.