Imola, i truffatori sempre più disturbati dalla campagna di informazione dei carabinieri ci provano con la tecnologia
La campagna contro le truffe agli anziani che i carabinieri stanno conducendo in maniera serrata sul circondario imolese e in tutta la provincia di Bologna sta dando i suoi frutti e anzi comincia a “disturbare” seriamente i truffatori. Soltanto nell’ultima settimana, tra Bologna e provincia, sono state sventate dieci truffe ai danni di cittadini di età compresa tra i 66 e gli 86 anni, messe in campo con l’ausilio anche della tecnologia. A fronte delle numerose truffe andate a vuoto, i criminali hanno iniziato ad usare lo “spoofing”, una tecnica informatica che consente di far apparire sul telefono della vittima una chiamata che risulti in arrivo da una caserma dei carabinieri, anche se non è così. È accaduto ieri mattina a Imola, quando un 70enne ha ricevuto la telefonata di un interlocutore che era riuscito a fargli apparire un numero di telefono di un ufficio dell’Arma. Nonostante tutto, l’anziano avendo sentito parlare del trucco non è caduto nella trappola e ha interrotto la chiamata come raccomandato dai carabinieri.
Sul territorio continua dunque la distribuzione di volantini informativi e sono stati organizzati, insieme ai Comuni, nuovi incontri con la Compagnia carabinieri di Imola. Martedì 4 febbraio alle 20 nella sala del consiglio comunale di Fontanelice. A Casalfiumanese gli incontri saranno poi replicati per tre giovedì: il 6 febbraio alle 11.30 nella sala civica della frazione di San Martino in Pedriolo, il giovedì 13 alle 12 nella sala civica di Sassoleone, il 20 alle 11.30 alla Bocciofila di Casalfiumanese. «Questi incontri sono sempre molto partecipati, con una presenza fra le 70 e 80 persone - spiega il capitano Domenico Lavigna, che comanda la Compagnia carabinieri di Imola- Il concetto più importante che deve passare è che nessuna forza di polizia richiede denaro o preziosi per la liberazione di una persona o il dissequestro di un veicolo. E il consiglio è di chiamare sempre il 112 per verificare».