Imola, fumata nera sull’aumento di tariffe dei bus, sindacati e Comune si riaggiornano giovedì
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A Imola i sindacati Cgil, Cisl e Uil, assieme alle rispettive categorie dei pensionati, escono dall’incontro con l’assessora alla Mobilità Elisa Spada dichiarando « piena contrarietà alla manovra tariffaria sul trasporto pubblico urbano». Quali siano le proposte contenute nella manovra sulle quali si starebbe discutendo, però, i sindacati non lo dicono e non lo fa nemmeno il Comune. Le rispettive note, a cui nessuno vuole aggiungere delucidazioni rispondendo alle domande che ovviamente suscitano, non chiariscono l’ambito della discussione, ovvero se la manovra di Imola ricalchi la proposta bolognese in discussione proprio questo pomeriggio a palazzo D’accursio fra un mare di proteste, o contenga altro. Le sigle confederali, dicono: «Riteniamo che il servizio pubblico sia fondamentale sotto l’aspetto sociale e anche per la sostenibilità ambientale», dunque «non sono accettabili aumenti indiscriminati che gravano sulle cittadine e cittadini che utilizzano maggiormente i mezzi pubblici: studenti, lavoratori e lavoratrici e persone anziane». Per questo hanno avanzato delle proposte: «esenzione abbonamento mensile ed annuale per over 60; riduzione del costo degli abbonamenti mensili ed annuali; abbonamenti studenti 2x1 a famiglia; miglioramento generale del servizio e del parco mezzi, prevedendo piattaforme per carico e scarico dei portatori di handicap, e un aumento del numero di corse verso Montecatone e le zone industriali». Completo silenzio invece sul rincaro della corsa singola che a Bologna la giunta ha proposto di passare da 1,50 euro a 2,30 euro. I sindacati hanno poi richiesto di aggiornare la discussione alle 12.30 di giovedì prossimo. Il Comune di Imola fin qui si limita ad affermazioni generiche diffuse dall’ufficio stampa: «Il Comune ha accolto questa richiesta e si è impegnato a svolgere ulteriori verifiche, in un percorso di lavoro condiviso che proseguirà con un nuovo incontro fissato per giovedì 22 febbraio, con l’obiettivo di individuare soluzioni sostenibili per mitigare l’impatto degli aumenti. Con l’entrata in vigore delle nuove tariffe prevista per il 1° marzo, l’amministrazione comunale conferma la volontà di continuare il confronto con le parti sociali, nell’ottica di garantire il miglior equilibrio possibile tra sostenibilità economica del servizio e tutela dell’utenza».