Imola, ecco l’impianto Fib3R per gli scarti di fibra di carbonio: “La sostenibilità è il nuovo business” VIDEO GALLERY

Imola

La partnership tra Herambiente, Curti e Università di Bologna per la valorizzazione degli scarti da fibra di carbonio tramite rigenerazione termica (pirogassificazione) ha dato vita all’impianto FI3R che inaugura oggi a Imola, primo impianto industriale nazionale ed europeo per il recupero di questo materiale.

Tratterà annualmente 320 tonnellate di scarti di fibra di carbonio per rigenerarla con l’obiettivo di ricavarne 160 tonnellate con caratteristiche equiparabili alla materia vergine. Un materiale prezioso che non verrà più scartato. “Questo è un giorno importante per il nostro territorio nel cuore della Motor Valley - ha aperto la mattina di oggi il sindaco di Imola Marco Panieri - questa tecnologia ci porterà a essere ancora più attenti al territorio. Tante aziende stanno sviluppando tecnologia partendo dal riuso; anche questo luogo, già sede di un’azienda, che era vuoto ed è stato rigenerato”.

Presente anche Irene Priolo, assessora della Regione a mobilità e infrastrutture: “Ringrazio Hera per averci proiettato con questo impianto in dimensione europea. Un progetto da 8 milioni a cui anche la Regione ha contribuito con fondi Pnrr, ed è di prossima uscita un bando da 20 milioni per sostenere le aziende nella transizione ecologica. Dico sempre che le politiche ambientali sono vincenti quando diventano industriali”.

Andrea Ramonda, amministratore delegato di Herambiente ha rimarcato come la sostenibilità sia il nuovo business: “Le aziende italiane hanno già risparmiato 16 miliardi di euro che potranno diventare circa dieci volte al 2030. L’economia circolare è un vantaggio competitivo per le aziende”. “Il progetto - continua Ramonda - è nato dal mercato, dalle sollecitazioni di manager dell’automotive rispetto alle loro esigenze rispetto a questo materiale. La soluzione l’avevamo sotto casa: Curti e Unibo già stavano lavorando a questa idea. Abbiamo acquisito la tecnologia e creato a Faenza l’impianto pilota fondamentale per l’ingegnerizzazione dell’impianto industriale. A breve sarà attivata la seconda linea di produzione“. Ospiti della mattinata i rappresentanti alcuni dei primi partner di Herambiente in questo progetto: Leonardo (azienda per la difesa e dell’aerospaziale), Ferrari, Pagani Automobili. “Nel suo genere FIB3R è il primo impianto in Europa per il riciclo della fibra di carbonio, con l’obiettivo di promuovere filiere corte e circolari, in linea con la nostra strategia di rendere i nostri territori più competitivi e resilienti – ha affermato Orazio Iacono, amministratore delegato del Gruppo Hera traendo le conclusioni della mattinata–. FIB3R rappresenta, inoltre, un esempio concreto di come il Gruppo Hera sia in grado di combinare innovazione tecnologica e sostenibilità sfruttando la cross fertilization tra le competenze all’avanguardia delle varie filiere del Gruppo. Il recupero della fibra di carbonio non solo consente di ridurre l’impatto ambientale di questi scarti, ma crea anche nuove opportunità di mercato in settori strategici dell’industria. Investire in infrastrutture circolari di questo tipo significa aumentare la resilienza delle filiere produttive, ridurre la dipendenza dalle importazioni di materie prime critiche e, al contempo, creare valore attraverso modelli di business sostenibili. Con oltre 100 impianti all’avanguardia e 5 nuove strutture in corso di realizzazione, abbiamo consolidato nel tempo la più grande e moderna piattaforma impiantistica del Paese per il trattamento e recupero di materia, rafforzando il nostro ruolo di operatore di riferimento nel settore e di motore dell’economia circolare in Italia. Il nostro Piano industriale conferma questa strategia con investimenti per 2 miliardi di euro nel periodo 2024-2028 destinati alla rigenerazione delle risorse, un impegno che punta a generare valore per tutti i nostri stakeholder”.

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