Imola e circondario, ecco “River Ranger” per tenere monitorati i corsi d’acqua

Imola
  • 23 luglio 2024

Un sistema computerizzato autoalimentato che controlla a distanza in tempo reale volume e flusso d’acqua dei fiumi nel loro argine e nella rete viaria stradale limitrofa, per prevenire ogni tipo di problema sul nascere.

Si tratta del progetto “River Ranger”, che il Nuovo Circondario Imolese ha presentato nei mesi scorsi alla Regione Emilia-Romagna, che lo ha finanziato con un contributo di 47.025 euro su un totale complessivo di spesa di oltre 59.000 euro. E che proprio in questi giorni la Polizia Locale del Nuovo Circondario Imolese sta facendo realizzare. L’obiettivo della Polizia Locale, infatti, è quello di attivare soluzioni innovative per la messa in sicurezza del territorio e dei cittadini, tenuto in particolare conto la situazione idrica delle aree interessate e di quanto accaduto a maggio 2023.

Cinque sistemi di rilevazione

Il progetto “River Ranger” prevede la collocazione nel territorio, lungo il corso dei fiumi Santerno e Sillaro, di 5 sistemi di rilevazione, posti su altrettanti ponti, composti da due telecamere ad altissima prestazione a controllo da remoto, una che guarda il fiume, l’altra la strada, da un sistema di accumulo e gestione di alimentazione (con pannelli fotovoltaici), che forma un ecosistema integrato con sensori di nuova generazione, per la rilevazione idrica, con un’accuratezza di 2 mm. In caso di innalzamento anomalo dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua, il sistema così composto è in grado di ricevere dai sensori idrometrici allarmi tempestivi, che vengono inviati ai dispositivi mobili degli addetti qualificati alla Protezione civile e al sistema centrale del comando di Polizia Locale (attraverso la rete 4G LITE). E insieme alla verifica del livello dell’acqua nel fiume, nel contempo il sistema monitora in tempo reale, proprio attraverso la videosorveglianza da remoto, la presenza di eventuali detriti o depositi sul manto stradale che un semplice sensore altimetrico non rivelerebbe, oltre che presidiare in maniera più efficiente i tratti stradali interessati. Viene così creata un sistema di rilevazione sostenibile, ad energia fotovoltaica alimentata anche in caso di interruzione dei flussi di energia (gestiti attraverso batterie di accumulo e stabilizzazione ai polimeri di litio), esente da falsi allarmi.

Delle cinque postazioni tre sono montate lungo il corso del Santerno e sono già state installate esattamente al ponte Tosa e al ponte di via Pisacane per quanto riguarda Imola e sul ponte lungo la SP34 “Gesso”, a Fontanelice, e due lungo il Sillaro, che sono in corso di installazione, in via Fiagnano, a Casalfiumanese e in via di Dozza, a Castel Guelfo.

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