Imola, discarica franata nel rio Rovigo: rifiuti già arrivati nel Santerno


«C’è grande preoccupazione per quello che è un vero e proprio disastro ambientale». Così il presidente del Cai Imola, Ivano Cobalto, sulla frana che, a causa del maltempo delle scorse settimane, a Palazzuolo sul Senio lungo la strada provinciale 477 dell’Alpe di Casaglia ha riportato alla luce una discarica “fantasma” non censita risalente al 1971, riversando così tonnellate di rifiuti nel rio Rovigo e, di conseguenza, nel fiume Santerno di cui è l’affluente. «È stato completamente stravolto un habitat naturale intatto con le sue acque limpide e le sue specie come il gambero di fiume e la trota mediterranea, nonostante per Arpat (l’Agenzia regionale per protezione ambientale della Toscana) non ci sia pericolo di tossicità - spiega Cobalto -. I rifiuti però ormai sono arrivati nel Santerno in località San Pellegrino, dove si vedono dalla strada, e a Coniale».
L’articolo completo sul Corriere Romagna in edicola e in edicola digitale