Imola, Cofri si fonde con Agrintesa

Il nome di un’altra cooperativa storica imolese esce di scena, ma almeno il capitale viene mantenuto in alveo cooperativo. Non sarà una liquidazione come per il caso recente della Cavim, definitivamente finita, ma una fusione per incorporazione che non disperderà completamente un’esperienza ultrasecolare. La Ortolani Cofri, che associava a Imola piccoli e medi produttori agricoli, ad oggi circa 200, dal lontano 1893 verrà fusa per incorporazione nella faentina Agrintesa. E’ quello che sono chiamati a decidere i soci nella assemblea straordinaria convocata per il prossimo 10 maggio alle 10.30 nella sede di via Selice 43. La strada era tracciata fin dall’assemblea di bilancio dello scorso novembre. Nell’approvare l’esercizio 2023-24 (chiuso al 30 maggio 2024), usufruendo dei 180 giorni di proroga concessi dalle normative i soci avevano anche deciso per la fusione. L’esercizio si chiudeva con un fatturato di 9,7 milioni di euro, in linea con quello dell’anno precedente, registrando però una perdita di 429mila euro dovuta secondo la stessa coop «alle carenze produttive verificatesi nell’estate 2023 a causa di eventi atmosferici particolarmente avversi».
« In questo modo tutti i soci potranno guardare con serenità al loro futuro e non subiranno nessuna perdita - commenta Simone Carapia di Fratelli d’Italia -. La situazione della Cofri Ortolani non era di certo quella della Cavim, comunque eravamo davanti ad una cooperativa in fase di declino. Questa era la situazione che avevamo auspicato per la Cavim di Sasso Morelli chiedendo invano anche all’Amministrazione imolese di adoperarsi al riguardo. La Cavim è in liquidazione coatta amministrativa e non si hanno più notizie al riguardo. Quali saranno le perdite che subiranno i viticoltori soci ? Ci sono responsabilità da parte degli ex amministratori? E ancora una volta l’amministrazione comunale imolese non ha avuto attenzione sul mondo produttivo locale tutta presa da Autodromo, feste varie, ristoranti ecc... alle volte ci si chiede se qualcuno è al corrente di quello che sta accadendo sul territorio».