Imola, Caffè della Rocca “spogliato”: «Apriremo solo prima del Gp»

Serrande ancora abbassate al Caffé della Rocca, nonostante l’arrivo della bella stagione e il bando per la nuova gestione concluso ormai a febbraio. Ad aggiudicarselo per la durata di sei anni (con opzione per altri sei), come noto, è stata la ditta imolese Mr Bruce Srl. Non senza polemiche, però, viste le proteste di alcuni cittadini montate nei giorni successivi e la raccolta di circa 170 firme depositata in Comune dagli “Amici della baracchina”. «Apriremo tra circa un mese, dopo il Wec in programma nella seconda metà di aprile, ma comunque prima del Gp di F1 previsto a maggio - annuncia il titolare Emanuele Brusaferri -. Un po’ in ritardo però rispetto a quanto ci eravamo prefissati subito dopo l’aggiudicazione e non certo per colpa nostra».
Il motivo è presto detto: «Gli ex gestori (Caffè della Rocca Snc di Lorenzo Sabbioni e C., ndr) quando hanno liberato il locale hanno smantellato tutto, lasciando solo le quattro mura - spiega Brusaferri -. Dentro la situazione è davvero imbarazzante. Il bancone non c’è più e l’impianto elettrico è tutto da rifare, con fili che penzolano pericolosamente. Addirittura fuori del dehor è rimasta soltanto la struttura e si sono portati via i vetri. Quando si lascia un locale a qualcun altro bisognerebbe garantire almeno le attrezzature minime e invece...». Per questo «stiamo cercando di capire quanto ci servirà per arredare completamente il locale, ma da una prima stima direi che il nostro budget è raddoppiato - spiega -. Il Comune, che agli ex gestori aveva concesso pure 15 giorni in più per sgombrare e lasciare le chiavi, è stato informato. Ora se la dovranno vedere tra loro, noi non c’entriamo nulla». Sulla questione una spiegazione, almeno in parte, arriva però direttamente dal bando di gara. «Il locale oggetto della concessione verrà consegnata nello stato di fatto e di diritto in cui si trova con la precisazione che alla data di emanazione del presente bando nel locale sono presenti gli arredi di proprietà del precedente concessionario - si legge nella prima pagina del documento -. È facoltà dell’aggiudicatario della presente gara di acquisirli dal precedente concessionario. Nel caso non trovassero un accordo sulla cessione degli arredi, o l’aggiudicatario non intenda acquisirli, il precedente concessionario si farà carico di lasciare in pristino stato vacuo e libero il locale con oneri a suo carico». A questo punto, quindi, forse l’ipotesi più plausibile è che la trattativa sugli arredi tra nuovo e vecchio gestore, se c’è stata, non sia andata a buon fine.