Imola, allarme Cgil sulle tariffe del trasporto pubblico extraurbano

Imola
  • 24 febbraio 2025

IMOLA. Dopo «gli aumenti delle tariffe del trasporto urbano predisposti dal Comune di Imola, che hanno colpito in modo particolare studenti, lavoratori, ma anche tanti pensionati, nei prossimi giorni si dovrà affrontare il tema delle corse extraurbane nel territorio metropolitano». A lanciare l’allarme sugli «ulteriori rincari che colpiranno cittadine e pensionati, tantissimi lavoratori e lavoratrici che ogni giorno usano le linee extraurbane per raggiungere le zone industriali verso Osteria Grande lungo la via Emilia, verso il ravennate lungo la Selice e verso Poggio Piccolo, Castel Guelfo e Medicina», è la Cgil imolese, che dopo aver già dato un «giudizio molto critico sull’impianto complessivo della manovra tariffaria sul trasporto pubblico locale adottata dal Comune», ora non manca di esprimere la propria contrarietà «anche a questa manovra che prospetta aumenti sul trasporto extraurbano». Questo perché, sottolinea il sindacato, «il trasporto pubblico è un pezzo di stato sociale, e aumentare le tariffe in piena crisi economica non è una politica progressista». I più penalizzati, secondo lo Spi, sono «gli anziani, che solitamente non usufruiscono degli abbonamenti mensili e annuali, perché non si spostano tutti i giorni, ma usano il biglietto giornaliero e il City Pass». Da parte loro, Cgil e Spi di Imola promettono di contrastare questi ulteriori aumenti «chiedendo l’appoggio di tutte le istituzioni del Circondario imolese, a partire dal presidente, e delle associazioni di categoria e di impresa, per far sentire un’unica voce a difesa del Circondario nei tavoli metropolitani. Il nostro territorio martoriato dalle recenti alluvioni- concludono- non si merita questi ulteriori aggravi e questa politica sconsiderata, che andrebbe a compromettere pesantemente la quotidianità delle fasce più deboli della popolazione».

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