Fontanelice, per ora poche certezze sul futuro della Conca Verde
Quella che arriverà sarà un’estate con o senza Conca Verde? Dopo quello che è successo il 17 e 18 settembre scorso con l’ennesima alluvione che ha travolto anche l’impianto di Fontanelice ricolmandolo di ramaglie e tanto fango, in molti se lo chiedono. A chiedere lumi sulla situazione all’amministrazione comunale è stato il consigliere di centrodestra Niccolò Carapia (figlio di Simone Carapia, consigliere di FdI a Imola e socio nella società di gestione della stessa Conca Verde).
«Passate le elezioni, sulla piscina distrutta dall’alluvione (stimati 300mila euro di danni), dall’amministrazione Meluzzi arrivano risposte poco rassicuranti che non fan ben sperare per il complesso fontanese -scrive Niccolò Carapia in una nota ai giornali locali - . Prima si parlava di riattivare anche il ristorante e adesso che la piscina è “andata”, mi pare che si cerchi di evitare l’argomento . Mi auguro che il sindaco e la sua maggioranza si diano da fare per riattivare tutto il complesso, com’era previsto dal loro programma elettorale. Ma certamente dalle risposte poco tranquillizzanti c’è poco da sperare e avere fiducia : si parla d’incontri , polizze attivate (quali visto che l’all risk non è stata toccata?), forse di finanziamenti regionali, statali, ma la verità che di concreto non c’è nulla ed è stato fatto poco o niente fino ad oggi».
Nella risposta all’interrogazione, il Comune dice infatti di aver « stipulato una polizza all risks danni al patrimonio valida dal 31/12/2020 al 31/12/2025. A partire dalla data di validità del contratto negli ultimi 4 anni, oltre che per l’evento che ha coinvolto la piscina la polizza non è mai stata attivata. Per quanto concerne appunto la Conca Verde è stata aperta tempestivamente una pratica di sinistro in data 23/09/2024». Il sindaco dice inoltre che sono già stati fatti incontri e sopralluoghi, anche con la società incaricata della gestione del complesso, «per comprendere lo stato dei beni e definire il tipo di interventi da realizzare nei prossimi mesi utilizzando risorse derivanti dalla copertura assicurativa o risorse proprie. Non è ancora chiaro se saranno a disposizione, ed in quale entità, risorse statali o regionali dedicate alla ricostruzione post eventi meteorologici eccezionali - scrive Meluzzi -. La sistemazione e la messa in sicurezza del rio Colombarino non competono al Comune di Fontanelice, ma alla Regione, e saranno definite in accordo con l’Ufficio Sicurezza territoriale e Protezione civile Ravenna».
La risposta risale a fine novembre, quando ancora non era stato nominato dal governo il nuovo commissario alla ricostruzione. «Il tipo di interventi da realizzare al di fuori del complesso natatorio è già stato discusso -a aveva detto allora Meluzzi -, ma la progettazione e la realizzazione degli interventi verranno avviate una volta che sarà definito l’iter del processo di ricostruzione e le risorse disponibili».