Circondario imolese, il sopralluogo del commissario per la ricostruzione Curcio FOTOGALLERY FOTO MMPH

Imola
  • 04 febbraio 2025

Dopo l’incontro in mattinata a Bologna in Città metropolitana con il sindaco Matteo Lepore e il presidente della Regione, Michele de Pascale, la sottosegretaria alla Presidenza con delega alla Protezione civile Manuela Rontini ha accompagnato il commissario straordinario alla ricostruzione Fabrizio Curcio nel primo sopralluogo nel circondario imolese. Presente Marco Panieri, sindaco di Imola e presidente del Nuovo Circondario Imolese, insieme agli altri primi cittadini del territorio.

«Dopo l’incontro di stamani siamo sul territorio per poterci rendere conto di persona delle criticità e delle emergenze, sia sull’asta fluviale del Sillaro che su quella del Santerno- ha sottolineato Rontini-. L’obiettivo è provare ad anticipare alcuni progetti che possano restituire condizioni di maggiore sicurezza alla popolazione e alle comunità. Questo è un lavoro che facciamo insieme al commissario Curcio e a tutta la struttura commissariale, in un’ottica di grande sinergia tra i diversi livelli istituzionali, attenti in primo luogo all’ascolto dei territori». «Qui si sono sovrapposti gli eventi del 2023 e quelli del 2024, e quindi c’è stato un peggioramento della situazione, che era già grave - ha ben compreso il commissario Curcio visitando il territorio -. Vogliamo essere uniti per provare a trovare le soluzioni migliori per un territorio che è stato colpito in più punti e in maniera importante. Sopralluoghi come questo rappresentano momenti utili di confronto con gli amministratori, talvolta anche con i cittadini. Portiamo a casa quelle che sono le idee e la prospettiva per intervenire, tenendo conto delle risorse a disposizione». Curcio, che ha confermato la volontà di attivare una propria sede presso la sede della Regione a breve, ha sollecitato i sindaci a segnalare se ci sono difficoltà a interloquire o lungaggini di intervento da parte dei soggetti identificati o competenti per la ricostruzione. Non ha fatto nomi ma li hanno avanzati i sindaci stessi: Sogesid, la società incaricata per le opere di maggior peso economico e strategico specie sulle strade, ma anche la Città metropolitana che spesso ha tardato nella programmazione di ripristino in particolare delle strade provinciali che connettono tutta la rete con criticità più evidenti in particolare in Vallata del Santerno.

I sindaci hanno presentato un report con le maggiori criticità rilevate comune per comune. «Sono cinque, sostanzialmente, le alluvioni che abbiamo subito in quest’area, tutte differenti, ma che mettono in relazione il Sillaro e il Santerno- ha spiegato Panieri-. I temi da affrontare sono diversi: da quello del personale alle criticità idrauliche, ai Piani speciali. I cittadini sono molto stanchi di subire questa situazione, dobbiamo intervenire subito».

Quasi 1.100 le persone evacuate a maggio 2023 nei comuni del circondario imolese; 348 le domande di Cas (Contributo per l’autonoma sistemazione) presentate, 561 quelle di Cis (Contributo immediato sostegno). Poi, l’emergenza di settembre 2024: a oggi sono state presentate 121 domande di Cis, prevalentemente concentrate a Castel Guelfo e nei comuni lungo l’asta fluviale del Sillaro (Dozza, Castel San Pietro Terme) e lungo l’asta del Santerno a Imola e Borgo Tossignano. Per l’alluvione di settembre 2024 le domande di Cas sono poche, concentrate a Imola e Castel Guelfo. Domani il servizio completo sul Corriere Romagna.

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