Autodromo, la Scuderia Ferrari Club di Imola festeggia un anno e 150 soci
Gennaio, nel mondo del motorsport, è il mese in cui si inizia a fare il conto alla rovescia prima su quanto manca alla presentazione delle nuove vetture di F1 (il 19 febbraio toccherà alla Ferrari a Fiorano) e poi al primo Gran Premio della stagione in programma dal 14 al 16 marzo in Australia.
Attesa anche nel “box” della “Scuderia Ferrari Club di Imola”, a poco meno di un anno dalla sua inaugurazione avvenuta il 20 gennaio scorso. «Fondato a ottobre ’23, in questi mesi abbiamo superato i 150 soci e altri venti circa saranno iscritti nei prossimi giorni, tanto da essere tra i primi 30 Club in Europa - fa sapere il presidente Gianmarco Gamberini -. Il bilancio quindi è positivo, ma quest’anno vogliamo migliorare ulteriormente il rapporto con la casa madre di Maranello».
Dentro al Club infatti «abbiamo iniziato a capire come ragiona Ferrari, tra tecnicismi e processi rigidi che spesso ci hanno messo in difficoltà, ma ora dopo un periodo di rodaggio abbiamo imparato a conoscerli e come muoverci - spiega Gamberini -. Durante le Finali Mondiali Ferrari di ottobre, nell’incontro con tutti i Club del Cavallino, l’ad Benedetto Vigna ha capito cosa non funziona, ribadendo come noi siamo la linfa del brand a cui va dato più peso rispetto agli ultimi anni».
Il 2025 però è anche la stagione dell’arrivo in rosso di Lewis Hamilton. «Già l’anno scorso la Ferrari aveva una super coppia di piloti, certo l’esperienza del sette volte campione del mondo non potrà che fare bene al team - continua -. La squadra nelle ultime gare era cresciuta molto e penso che questo potrebbe essere l’anno buono per tornare a vincere».
Parlare, però, degli eventi del Club in programma è ancora presto. «Li sveleremo a inizio febbraio, ma senz’altro ci saremo alla presentazione della vettura a Fiorano e nei prossimi mesi organizzeremo un raduno particolare collegato al circuito - ammette Gamberini -. Faremo qualcosa anche per il Wec a Pasqua e per la F1 a maggio dove per la prima volta avremo una tribuna riservata ai soci del Club. Saremo poi presenti al Minardi Day visto che l’anno scorso la nostra iniziativa per il cambio gomme su una Red Bull Racing è stata molto apprezzata. E poi ci troveremo ancora in autodromo per vedere in televisione tutti assieme qualche Gran Premio e faremo visita ad altre aziende del motorsport e dell’automotive come successo con il team Gresini».
Iniziative che hanno come sfondo la speranza di vedere Imola nel calendario della F1 anche oltre il 2026, anno in cui dovrebbe essere recuperato il Gp annullato due anni fa per l’alluvione. «So che ci vogliono molti soldi, ad oggi coperti soprattutto dalla Regione e da Aci - conclude Gamberini -. Sicuramente avere un circuito come Monza che ha una sorta di priorità non so se permetterà all’Italia di sostenere due Gp in una stagione, ma la volontà c’è. Personalmente ho la fortuna di vedere spesso Gian Carlo Minardi (presidente di Formula Imola, ndr) e so che faranno il massimo per mantenerlo. Anche solo a livello logistico, essendo a soli 10 minuti a piedi dalla stazione, e per la quantità di gente che l’anno scorso era sulle tribune (più di 200mila spettatori nei tre giorni, ndr)».