Rimini. Nicola Marcello, FdI: «Sono un moderato, voti anche da sinistra. Alla Lega rispondo: guardi in casa propria»

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«Interventi fuori luogo. Io preferisco concentrarmi sui problemi del territorio piuttosto che sulle schermaglie politiche». Nicola Marcello, coordinatore di Fratelli d’Italia e vice presidente del Consiglio comunale di Rimini, forte dei sui 6.702 voti che gli hanno consentito l’elezione in consiglio regionale (è risultato il più votato a Pennabilli, Casteldelci, Sassofeltrio, Gemmano, Saludecio), replica stizzito alle polemiche del post elezioni sollevate dal sindaco Sadegholvaad (vedi articolo a pagina 7, ndr) e dal capogruppo della Lega in Consiglio comunale, sulla candidatura Ugolini che ha detto: «Mi aspetto delle spiegazioni da chi oggi guida la coalizione».

Marcello, un risultato sorprendente il suo, per una coalizione uscita sconfitta: un risultato da futuro candidato sindaco?

«Gli elettori mi hanno eletto per rappresentarli in Regione e io, quindi, non li deluderò: resterò lì fino al termine del mandato. E’ ovvio che da coordinatore provinciale del primo partito di Rimini (28,2%) mi impegnerò, insieme all’intera coalizione, ad individuare il candidato sindaco che potrà portarci alla vittoria».

Quanto può aver influito il suo profilo moderato: lei ha un passato da ex Dc ed ex Forza Italia?

«La mia moderazione non è una caratteristica prettamente politica, ma un vero e proprio stile di vita che mi permette di dialogare con chiunque, anche con gli avversari. E, infatti, ho preso voti anche da elettori di sinistra».

Lei è l’unico consigliere del centrodestra riminese eletto: quanto potrà incidere dall’opposizione sulle scelte pro Rimini della futura giunta De Pascale?

«Di sicuro fungerò da pungolo, da stimolo, attraverso proposte e istanze. Poi se De Pascale vorrà ascoltarmi bene, altrimenti me ne farò una ragione».

Lascerà il Consiglio comunale di Rimini?

«Aspetto indicazioni dal partito, anche perché siamo in 5-6 in Emila Romagna nella stessa situazione».

Il capogruppo della Lega Zoccarato, sulla candidatura Ugolini, ha invitato il partito che guida la coalizione, cioè Fdi, a dare spiegazioni: come risponde?

«Ho letto e rispondo che considero il suo intervento inadeguato e fuori luogo. E poi dico alla Lega riminese di guardare in casa propria, visto che i loro candidati non hanno superato i mille voti. Io, comunque, resto della mia idea: quella della Ugolini è stata un’ottima candidatura».

Il sindaco Sadegholvaad ha detto che «gli elettori hanno punito chi, con l’acqua e il fango che ancora scorreva nelle abitazioni e nelle aziende, si affrettava a cercare colpevoli negli enti locali e nella Regione».

«Lo considero un intervento fuori luogo e stonato. Anche perché è sufficiente rivedere le immagini dell’alluvione, col fiume Lamone pieno di enormi tronchi d’albero e di tonnellate di legna, per rendersi conto della scarsa manutenzione fatta»

Marcello, indichi tre problemi che affliggono il territorio riminese e per i quali si batterà in Consiglio regionale.

«La sanità con la salvaguardia dei piccoli ospedali e della medicina territoriale attraverso il rafforzamento del ruolo dei medici di base. Poi il turismo. In questo caso ritengo necessario cambiare la destinazione d’uso a tutti quegli alberghi in disuso, abbandonati e ricettacolo di balordi, che potrebbero anche essere trasformati in funzione residenziale. Infine, il sociale con un occhio puntato su anziani e disabili, in questo caso andrebbe rafforzata la rete dei servizi sociali. Senza dimenticare il problema casa, che la Regione dovrebbe inserire tra le priorità insieme alla sanità».

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