Sei esposti in un mese a Cesenatico per allontanare sbandati e senza tetto

Home
  • 08 settembre 2024

Si susseguono numerose e pressanti segnalazioni di residenti per frequentazioni indesiderate, sporcizia e bivacchi in Largo San Giacomo, in ogni ora ma specialmente di sera. Sul retro del porto canale, tra la chiesa arcipretare, il Centro dedicato al patrono di Cesenatico e i supermercati di via Cecchini, e dove ci sono un esteso parcheggio pubblico, un campetto e il Distretto sanitario, stazionano di giorno e dormono sopra cartoni durante la notte persone senzatetto e talvolta anche ubriachi e malintenzionati. Spesso stanno a pochi metri dai cancelli d’ingresso e dalle porte delle case, lasciando vistosi segni: teli e coperte appese alle recinzioni delle case, raggomitolate sotto le aiuole, sporte di plastica luride con dentro resti di cibo appese ai rami delle piante, sporcizia e bottiglie di birra abbandonate per terra e lungo i vialetti. Questo accade nonostante gli accresciuti controlli degli agenti della polizia locale, che nelle scorse mattinate sono anche intervenuti a rimuovere zaini, cartoni e altre tracce dei bivacchi notturni. Sul posto esiste, tra l’altro, anche un sistema di videosorveglianza. Ma la situazione di degrado è immutata e così, dal 27 luglio al 29 agosto scorso sono state sei le richieste di intervento indirizzate al Comune, alla polizia locale e a quella dei carabinieri per sollecitare l’allontanamento di sbandati dalla zona di Largo San Giacomo.

L’ex presidente del comitato di zona Levante-Boschetto, Massimo Bonoli, chiede che siano mandati via in modo definitivo da quell’area tutti i soggetti pericolosi che vi bivaccano di giorno e di notte, così come è stato fatto nell’area antiche Conserve. Nell’ultima comunicazione Bonioli, che risale al 29 agosto (preceduta da altre il 27 luglio e l‘1, l’8, il 16 e il 23 agosto, ha segnalato a sindaco, polizia locale, carabinieri il ripetersi di situazioni di degrado e mancanza di sicurezza, a causa di «sbandati alcolizzati, nomadi, senza fissa dimora». Fa notare che ci sono telecamere che hanno fatto «riprese custodite dalla Polizia locale», ma pare che a nulla siano servite, perché «non coprono l’area verde di confine alla parrocchia +di San Giacomo». Bonoli ha documentato il problema con numerose foto che mostrano «bottiglie di birra, uno zaino bisunto, un contenitore per rifiuti Hera usato come deposito di acqua per lavarsi al mattino, una sportina di nylon appesa a un ramo contenente cibo maleodorante, un giaciglio di coperte e stracci sopra l’aiuola». Per non parlare di «urina e feci all’aperto e fuochi pericolosamente accesi sotto le piante, per cucinare usando alcol, in una sorta di barbecue improvvisato».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui