San Marino. Casi di mobbing in Banca centrale, condannato l’ex direttore generale
Mobbing in Banca centrale, si chiude con una condanna e quattro prescrizioni il primo round della vicenda esplosa nel 2016 in uno dei più noti istituti bancari del Titano.
Due anni di prigionia con pena sospesa e tre anni di interdizione dai pubblici uffici all’ex direttore generale Roberto Moretti. Dovrà anche risarcire i danni. È stata pronunciata lo scorso 28 novembre la sentenza di primo grado nell’ambito del procedimento penale che ha riconosciuto la colpevolezza dell’ex direttore generale Roberto Moretti in relazione al reato di abuso di autorità verso alcuni dipendenti, costituiti parte civile assieme alla Banca. La sentenza ha inoltre dichiarato il «non doversi procedere nei confronti di Francesco Confuorti, Lorenzo Savorelli, Filippo Siotto in ordine al reato continuato di abuso di autorità perché estinto per prescrizione». Assolta, infine, Mirella Sommella dal reato continuato di abuso di autorità «per non aver commesso il fatto» per alcune condotte e dichiarato estinto il reato per prescrizione per un’altra condotta.
Secondo l’accusa, nove dipendenti tra il 2017 e il 2018 furono trasferiti ad altro incarico o demansionati o licenziati perché d’ostacolo alle condotte volte a favorire Banca Cis. Al contrario, per i legali delle difese, si trattò di cambiamenti innescati da una riorganizzazione aziendale. Condotte, quelle descritte, ritenute ritorsive e svilenti e che rientrano nell’alveo del mobbing, ovvero comportamenti aggressivi e persecutori messi in atto sul posto di lavoro per attaccare ed emarginare chi ne è vittima.
A esprimere soddisfazione per le sentenze sono il consiglio direttivo e il comitato etico di Banca centrale: il pronunciamento, se sarà confermato in via definitiva, «sanziona con fermezza comportamenti abusivi e riafferma il buon operato dei dipendenti di Banca centrale, i quali, nel tempo, hanno sempre lavorato nel rispetto dei principi di autonomia, indipendenza, legalità e trasparenza nonostante le penalizzazioni subite».
L’ex direttore Moretti dovrà finoltre risarcire i danni da quantificare in sede civile e coprire le spese legali. Sul tavolo anche una provvisionale di 10mila euro a beneficio dei dipendenti costituiti parte civile.