“Romeo da Rimini”, in un podcast il ricordo delle amanti svedesi di Zanza

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  • 15 febbraio 2025

«Era una leggenda, un’icona, arrivare a Rimini era come entrare in una sogno. Discoteche, drink, belle spiagge era un paradiso!». E’ il ricordo di Kathis che, durante una vacanza nel 1983 con la sua amica carina, ha conosciuto Zanza. Una storia quasi leggendaria quella di Maurizio Zanfanti ora ripercorsa in un podcast che ha affascinato particolarmente gli svedesi. Il riminese era infatti molto conosciuto in Svezia dove l’immagine stereotipata dell’italiano “Latin lover” è tuttora forte nell’immaginario collettivo svedese ma lo era ancora di più negli anni ’80. Su Zanza, celebre protagonista della vita notturna della Rimini degli anni ’80, sono nati molti miti: il più famoso lo definisce come “il più grande Casanova d’Italia” per le “6.000 donne con cui ha fatto l’amore” e si dice che avesse un fascino particolare per le svedesi.

«Credo sia veramente interessante che ci fossero così tanti miti su di lui» ha dichiarato il giornalista svedese Mårten Paridon Pettersson che ha intervistato amici, amanti e anche la madre di Zanza per il podcast documentario “Romeo da Rimini” per la testata svedese SvD. Gli uomini italiani «sono un po’ più calorosi di quelli nordici» ricorda ridendo Kathis. Zanza lavorava all’ingresso della discoteca Blow Up «tutti volevano parlare con lui, era molto carismatico» ricordano le amiche. «Le donne facevano la fila per lui perché girava voce fosse bravo a letto e gli uomini pure facevano la fila, per farsi dare consigli». L’ammirazione per Zanza era tantissima e nei bagni di bar e ristoranti per Rimini è apparso anche un santino “Santissimo Zanza” ma non si è mai saputo chi l’abbia fatto.

Nel podcast le leggende su Zanza si intrecciano con quelle del Latin lover italiano e delle donne svedesi: «Ho cercato di capire cosa c’è dietro tutte le fantasie sulle donne svedesi in Italia e sugli uomini italiani tra le svedesi. Chiaramente si tratta di cliché ma è stato interessante cercar di capire la loro origine» ha aggiunto Mårten Paridon Pettersson, parlando con l’Ansa del suo lavoro giornalistico.

L’amore delle svedesi per gli italiani era contraccambiato in egual misura dalla fascinazione per le svedesi tra gli italiani: «Ci vedevano come sessualmente libere» ha aggiunto Carina che ammette d’aver ricevuto molte più attenzioni del solito dai ragazzi in Italia «bastava semplicemente decidere se ti andava o meno».

Zanza è morto nel 2018 ma il giornalista svedese ha intervistato la madre: «È ben consapevole della sua fama e ha conservato tutti gli articoli di giornale su di lui e me li ha fatti vedere. É molto fiera del fatto che molti descrivono il figlio come una persona molto gentile, sempre pronto ad essere d’aiuto». Tra le molte leggende si dice che Zanza abbia avuto figli in Svezia ma nonostante le voci di questo Paridon Pettersson non è mai riuscito ad avere conferma, come tanti degli aneddoti sul Latin lover di Rimini, ma la leggenda continua ad affascinare.

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